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MEMORIA MITI E LEGGENDE

La Monachella Lucana diventa patrimonio culturale immateriale

Rotondella

La Monachella lucana di Rotondella, Nova Siri e Montalbano jonico precisamente, diventa patrimonio culturale immateriale del ministero della Cultura.

La monachella Lucana

Dunque la monachella e tutto quel mondo atavico e ancestrale, racchiuso in una storia che affonda le radici in un’epoca remota, resterà custodita per sempre. Lo sarà su supporto digitale all’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi del Ministero della Cultura. L’istituto centrale quindi custodirà dei “documenti di interesse culturale destinati all’uso pubblico”.

LA monachella Lucana - Fantasma di ragazzina

In tal modo si scongiurerà il pericolo che tale patrimonio storico si disperda  con il trascorrere degli anni e delle epoche che si succedono. Del resto, esistono tante storie che vanno oltre la fantasia. Storie che travalicano i confini e i limiti tangibili della realtà razionale. Questa vicenda è una di quelle che nei secoli passati ha messo in discussione delle verità acclarate. In tanti, forse in troppi, hanno visto e percepito, la presenza della Monachella nei comuni lucani di Rotondella, Nova Siri e Montalbano J. E non è poco.

Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi del Ministero della Cultura

Tutto ciò è frutto delle vecchie storie raccontate davanti ai camini la sera, quando gli anziani erano molto più autorevoli e si tramandava tutto oralmente anche tra chi era analfabeta. La monachella, secondo l’immaginario collettivo popolare dei tre comuni del Metapontino, è un essere misterioso, ma anche molto dispettoso. Forse è una fata dal piede caprino? No! E’ invece piccola come una bambina, e si mescola, confondendosi le ombre che sanno ingannare. Ha lunghi capelli che le coprono il viso rendendola irriconoscibile, un po’ come in certi film.

La monachella lucana - fantasma o Ghost

Si racconta che nelle case è lei a nascondere gli oggetti. Pare che la notte si metta sul ventre di qualche poveretto per infastidirlo e disturbare il suo sonno. Tuttavia, anche se dispettosa, la monachella nasconderebbe un tesoro. Come in una favola, se la si cattura, in cambio della libertà e di alcune paroline magiche, è pronta a donare ricchezza.

Miti e leggende rurali

Regalerebbe quindi soldi e fortuna nel lavoro e nella vita domestica. Emoziona oggi sapere che la Monachella sarà custodita tra le voci d’interesse culturale. Sono state le antropologhe Petralla Liana e Montemurro Carmen dell’associazione culturale LEGORATIO ha raccogliere una video testimonianza di Rudy Marranchelli, fondatore dell’Ecomuseo della Sibaritide. Importante è stato fare delle indagini volte alla ricerca del mito della Monachella. Lei che resiste ancora come una sorta di Genius Loci dei tre comuni lucani. Tutto ciò assume una particolare rilevanza anche perché è una storia “unica” nel suo “genere”, richiamando molteplici legami tra ‘donna e natura’ che risalgono fino all’antichità. Infine ben sappiamo che nel mondo rurale, il mito, le leggende, e la magia hanno sempre avuto un ruolo primario.

La Monachella Lucana diventa patrimonio culturale immateriale ultima modifica: 2023-04-05T06:40:27+02:00 da simona aiuti

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