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CICERONE EDIFICI STORICI

Museo demoetnoantropologico di Matera, recuperando una zona, rimasta abbandonata per oltre 70 anni

Museo demoetnoantropologico di Matera - Veduta Di Matera in foto

Museo demoetnoantropologico di Matera un luogo speciale, e da pochi giorni è terminato, il complesso e delicato restauro conservativo che lo riguarda.

Museo demoetnoantropologico di Matera 

Si tratta di una parte importante della storia dell’antica civiltà contadina e artigiana materana, che alberga nel cuore dei Sassi nel rione Casalnuovo. Oltre sette milioni di euro investiti per 42 locali che da tempo immemorabile sono incastonati nel tufo, distribuiti su cinque livelli per oltre 2.000 metri quadri complessivi. Matera pur essendo di pietra, plurimillenaria, è comunque delicata e necessita di restauri dedicati.

Museo demoetnoantropologico di Matera  - Matera I Sassi in foto

Parliamo di vasche e canali antichi esterni per le attività artigiane delle concerie. Orbene, un antico “ciddaro” e poi all’interno un forno, un filatoio, compresi attrezzi da lavoro antichi, stoviglie in creta, vasi. finanche la chiesa di San Simeone con le sue suggestioni di ombre e luci, e persino una piccola necropoli con un ossario catalogato e custodito. In primavera è prevista la consegna del museo all’Amministrazione comunale. Poche ore fa, il sindaco Bennardi ha effettuato un sopralluogo con l’assessore ai Sassi, Gaudiano.

Mu.Dea.m

Ha guidato gli amministratori negli incavi di tufo, l’architetto materano Sergio Lamacchia Acito, direttore dei lavori di restauro per il committente Invitalia. Si staglia davanti a chi visita, un museo diffuso o una parte di esso, che è stato molto atteso dalla cittadinanza. Orbene, diventerà presto un nuovo suggestivo luogo d’attrazione turistica, dove si potranno conoscere “in loco”, oggetti della civiltà contadina rurale e artigiana, conoscendo meglio la cultura antropologica di Matera. Si è voluto recuperare un’intera zona dei Sassi che era rimasta abbandonata per oltre 70 anni.

Museo demoetnoantropologico di Matera  - Vicoli e cancelletto

Lo si è fatto con un profilo di autenticità. Si è operato, improntando il lavoro, improntandolo per un recupero conservativo e filologico, grazie anche alla collaborazione con la soprintendenza. Si tratta di un luogo tra i più suggestivi della città, recuperato anche con un’attenzione particolare all’accessibilità, aggirando molte barriere architettoniche per le persone con diversa abilità.

Restaurare i Sassi di Matera – Museo demoetnoantropologico di Matera 

Ci si potrà muovere in tal senso, tra i cinque livelli, con degli ascensori interni. Nel Mu.Dea.m. ci sono sale multimediali, servizi igienici eleganti e fruibili ai diversabili, spazi espositivi con oggetti antichi e altri vuoti e disponibili. Si tratta di spazi in divenire nei quali tutti i cittadini possono dare un contributo, fornendo al Comitato tecnico-scientifico del museo o all’Amministrazione comunale, strumenti antichi e di pregio da esporre per aumentare e qualificare l’offerta di questo presidio culturale, che è un bene di tutti. E’ stato effettuato un grande sforzo fatto con soldi pubblici per arrivare a questo recupero, quindi deve essere anche la cittadinanza stessa lui custode di questi spazi recuperati. Matera è comunque “materia delicata”, quanto internazionale. Quindi sulla gestione è importante mantenere aperto un dialogo con il ministero, perché si tratta di un bene molto particolare e complicato da curare.

Museo demoetnoantropologico di Matera, recuperando una zona, rimasta abbandonata per oltre 70 anni ultima modifica: 2024-02-22T15:40:18+01:00 da simona aiuti

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