Bonus Eustachio a Matera, e chi l’avrebbe mai detto! Si tratta di un nome d’altri tempi e un po’ altisonante. Già, suona importante, imponente e per quanto si possa essere devoti al santo patrono, come accade altrove, è caduto un po’ in disuso.
Bonus Eustachio a Matera
Sembra che a chiamarsi Eustachio in Italia, siano davvero rimasti pochissimi. Del resto sono davvero tanti i nomi tradizionali che rischiano di scomparire del tutto. Le mode imperversano. Viviamo anche tempi in cui, ci s’inventa bonus per ogni circostanza e la lista si allunga. Ci s’inventa anche modi e maniere bizzarre per trovare soluzioni a problematiche, o presunte tali, un po’ ostiche.
Dobbiamo anche considerare però che c’è un mutare dei tempi, che difficilmente invertono una loro tendenza così, di colpo, con una manovra che definirei “brusca”, se non bislacca. A Matera quindi non vogliono che non ci siano più Eustachio, a ricordare il compatrono della città e tirano fuori il “bonus”. Attribuire il nome ad un bimbo non è faccenda da prendere sotto gamba. Eppure, nomi di santi a parte, abbiamo visto imporre a dei bimbi dei nomi grotteschi, ridicoli e scritti anche in modo sgrammaticato.
Nomi di battesimo ridicoli
Ciò per buona parte è per una deriva culturale “trash”. Abbiamo letto di “Maikol, Daiana, Kevin, Scianel”, scritti proprio così e non si sa se piangere o ridere. Invece, spiega Bruno Caiella, storico presidente dell’associazione Maria Santissima della Bruna, altra patrona della città. “Proponiamo a tutti i ragazzi materani che diventeranno genitori nel 2024 e che vorranno chiamare il proprio figlio Eustachio, un piccolo contributo economico che possa aiutarli nelle primissime fasi di vita del bambino. Un piccolo gesto per ringraziarli della volontà di perpetuare il nome del nostro santo patrono, anche tra le prossime generazioni.
Vogliamo che si senta ancora a lungo il nome di Eustachio per le strade di Matera.” Sui social si chiede un uguale contributo per il nome Bruna, anche se nel 2022 lo si è scelto, con una ventina di bambine che portano questo nome.
Festa della Bruna
Non si sa a quanto ammonti questo bonus, che in ogni caso aiuterebbe ogni coppia di genitori che mette su famiglia. Anche se il termine “piccolo”, scoraggia in partenza. Per salvare il nome del santo patrono locale dall’estinzione non basteranno dei pannicelli caldi. Del resto, i nomi tradizionali fanno sempre meno presa, ma l’esterofilia ancora non ha avuto la meglio. Sembra che siano ancora tutti italiani i nomi che in Italia vanno ancora per la maggiore.
Tengono banco ancora i Leonardo per i maschi e Sofia per le femmine. Resistono i Giovanni, Antonio e Anna, ma presto saranno superati. Le nuove generazioni non danno più ai figli i nomi dei nonni, cosa che un tempo era una vera imposizione. Si tende a perdere questa vecchia usanza anche al Sud. Non consola però che siano comparsi dei nomi un po’ improponibili.
Nomi di battesimo più comuni – Bonus Eustachio a Matera
Bisognerebbe avere il buon senso di evitare di rendere complicata la vita dei figli già dalla scuola primaria. In ogni caso si sono moltiplicate le Emma, Aurora, Viola, Ludovica e Ginevra. Gli anni Novanta e i primi Duemila hanno visto il trionfo delle Giulia e Martina, che non sono scomparse, ma sono diminuite, come Francesca e Alessia. Bei tempi quando all’anagrafe si vigilava molto e per legge non si potevano dare nomi geografici. Ancora oggi è vietato imporre lo stesso nome del padre vivente, di un fratello o di una sorella anche loro in vita. Comunque tanti auguri ai prossimi “Eustachio”!
