Focaccia della Befana? Perché no? Abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno e finiamo in bellezza queste feste, mangiando a quattro palmenti fino alla fine. Per la dieta e la prova costume c’è tempo e al limite faremo l’esame solo orale.
Focaccia della Befana
Del resto, come si dice, l’Epifania tutte le feste porta via, ma svolazzando la cara Befanella, lascia cadere dal suo bel sacco, sgasando sulla scopa di saggina, un sacco di dolci tipici e particolari, che ovviamente non mancano anche per questa ricorrenza. In omaggio alla Befana, tradizione molto italiana e ancora molto sentita, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Lei, la simpatica vecchina volante, che è la naturale o forzata, fate voi, evoluzione di un rito pagano legato all’agricoltura e che probabilmente la Chiesa impose. Lo fece condannando dal Trecento in poi, tutte le pratiche pagane, e in qualche modo ispirò la visione della strega brutta e cattiva che volava. Si attribuiva alle streghe la capacità di volare. Però dai tempi dei romani, una divinità volava per benedire i campi e qualcosa resta eccome. Va detto però che il dolce dell’Epifania per eccellenza è la “Focaccia della Befana” e quello resta.
Dolci dell’Epifania
E’ un dolce lievitato di origine contadina e diversamente sarebbe stato strano. Questo dolce non è affatto troppo difficile da preparare. Lo si può fare anche con i bambini. Si farcisce con monete al cioccolato o confettini colorati, in onore dell’antica storia che vorrebbe dei soldini all’interno della focaccia stessa. Quindi la focaccia della Befana si conserva piuttosto morbida e dopo il tradizionale 6 gennaio, potrà continuare ad essere una buona e fragrante colazione o merendina pomeridiana per almeno quattro o cinque giorni ancora. Insomma, la Befana le feste le porterà anche via, ma lascia delle focacce meravigliose ancora per un po’ di giorni, tanto per stiracchiare la sensazione festaiola
La giornata, ovviamente, è simboleggiata anche dal carbone dolce di vecchia tradizione, che alla fine punizione non è affatto. Tanti adulti ora addenterebbero ben volentieri un bel pezzo di quel carbone che rimanda all’infanzia.
Biscotti Befanini
E che dire dei Befanini, i biscotti del centro Italia, fatti di morbidissima pasta frolla a forma di calza, ma anche di stella e altri simboli della ricorrenza dell’Epifania. Senza infine dimenticare la focaccia della Befana che si farcisce con mele alla cannella, uvetta, arancia, fichi e noci. Poi se si vuole fare le cose in grande, si arricchisce in un’elegante confezione da caramelle e cioccolatini per la gioia dei bambini.
Credo valga la pena citare la veneta “pinsa de la marantega”, un pane dolce lievitato aromatizzato alla grappa e farcito con uva sultanina, fichi secchi, pinoli e arancia candita. E’ davvero una delizia e farla non è affatto difficile, per passare qualche ora con i bimbi, prima che s’immergano di nuovo nella routine scolastica. Esiste anche una meravigliosa e soffice ciambella dei Re Magi, che si decora con frutta candita.
Pinsa de la marantega – focaccia della Befana
Mentre nel profondo sud, sembra di origine greca, c’è una focaccia che si caratterizza all’interno dalla presenza di mandorle e semi di sesamo. Chi l’ha provata, la mangerebbe tutto l’anno. Ovunque però ci sono in modo ricorrente dei panini, del pane lievitato dolce, che tra l’altro oltre ad avere frutta secca e candita all’interno, si prepara unendo tante “palline”, ma è del nord principalmente. Così come mentre la “galletta dei re”, ovvero una galletta ripiena di marmellata alla frutta e con pezzetti di frutta secca a richiamare la tradizione dei soldini.
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