I Sassi, la storia millenaria di Matera scavata nella roccia

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STORIA

I Sassi, la storia millenaria di Matera scavata nella roccia

Sassi di Matera - panorama

Per tutto l’anno saranno il cuore pulsante della cultura europea: sono i Sassi che fanno di Matera una delle città tra le più antiche al mondo con insediamenti a partire dal paleolitico. Le tante grotte scavate nella roccia sono racchiuse all’interno di due grandi anfiteatri naturali che sono il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano. Nel 1993 l’Unesco ha dichiarato i Sassi di Matera patrimonio mondiale dell’umanità, utilizzando per la prima volta nei criteri e nelle motivazioni il concetto di ‘paesaggio culturale’. Il 17 ottobre 2014 Matera è stata scelta come capitale europea della cultura 2019. Lo straordinario paesaggio rupestre materano è il palcoscenico unico e suggestivo per i tantissimi eventi previsti in questo memorabile anno.

Sassi di Matera - Visitatori Stranieri

Il paesaggio rupestre

Il versante occidentale dei Sassi è caratterizzato in basso da pareti ripide. In alto il versante presenta una serie di terrazzamenti, colline e altopiani. I primi insediamenti umani all’interno dei Sassi risalgono al paleolitico. Le grotte naturali che costituiscono il paesaggio rupestre di Matera, sono diventate case; col passare del tempo l’uomo ha realizzato altre ‘grotte-abitazioni’ nel tufo.

Sassi di Matera - Chiesa Santa Maria dell'idris

L’architettura unica e straordinaria dei Sassi di Matera costituisce la capacità dell’uomo ad adattarsi all’ambiente naturale. La struttura dei Sassi verte su due sistemi: il primo riguarda le stratificazioni abitative realizzate nei secoli con palazzi, orti, giardini ed altro ancora. Il secondo sistema si articola in cisterne, grotte, cunicoli, sistemi di controllo delle acque.

 Il Medioevo

La storia di Matera vive profonde trasformazioni con l’avvento del Cristianesimo. Durante tutto il Medioevo il paesaggio rupestre cambia notevolmente con la costruzione di imponenti edifici di culto a partire dalla maestosa cattedrale.

Sassi di Matera - la maestosa cattedrale

Prende così forma un vero e proprio nucleo urbano concentrato inizialmente intorno al duomo che si trova in cima alla collina della Civita che divide in due i Sassi: il Sasso Barisano rivolto ad est e il Sasso Caveoso rivolto a sud. Attraversando l’asse principale che collega i due rioni dei Sassi, si può ammirare l’intero paesaggio e vedere al contempo il versante opposto del Parco della Murgia materana. I vicoli che si intrecciano tra gli edifici consentono di scoprire angoli suggestivi e caratteristici di un centro storico unico al mondo.

 Il Dopoguerra

Nel suo libro “Cristo si è fermato ad Eboli” lo scrittore Carlo Levi denuncia le pessime condizioni in cui la gente vive nei Sassi. La politica italiana dell’epoca rivolge l’attenzione alla cittadina lucana ed in particolare all’antico rione rupestre che viene definito una ‘vergogna nazionale’.

Sassi di Matera - Il Vecchio Rione

Il 17 maggio 1952 il governo italiano guidato da Alcide De Gasperi con la “Legge speciale per lo sfollamento dei Sassi” impone a due terzi degli abitanti di Matera che vivono nei Sassi di abbandonare le loro case per trasferirsi in altre zone. Nascono così i borghi de La Martella, Venusio e Picciano. Vengono edificati anche i nuovi quartieri di Serra Venerdì, La Nera, Spine Bianche ed Agna Cappuccini. I Sassi vengono sgomberati divenendo così una ‘città fantasma. Per molti anni degrado e desolazione costituiscono gli unici abitanti del rione antico, mentre Matera si espande nei quartieri nuovi.

Il cinema

La bellezza dei Sassi non viene però dimenticata dal cinema. Il cuore antico della città diventa set cinematografico di pellicole importanti. Il primo film girato a Matera è stato “La Lupa” di Alberto Lattuada nel 1952.

Sassi di Matera - scena set del film Vangelo Secondo Matteo

Pier Paolo Pasolini nei Sassi di Matera ha visto una nuova Gerusalemme dove ambientare “Il Vangelo secondo Matteo”, uno dei suoi film più famosi. Nel 1985 viene girato il primo kolossal “King David”; nel 2002 i Sassi sono stati ancora una volta il set ideale per raccontare la vita di Gesù grazie a “The Passion” di Mel Gibson. Nel 2015 altra produzione internazionale è stata “Ben Hur”.

Il riscatto

Col tempo i materani capiscono che devono riappropriarsi di quel quartiere che è l’anima della città. I Sassi lentamente si rianimano e si ripopolano grazie alla presenza di alberghi, ristoranti, botteghe artigiane. Le grotte dove fino agli anni Cinquanta si moriva di malaria e miseria, diventano tra le mete più ambite del turismo internazionale.

Sassi di Matera - Veduta dall'alto

Nel 2008 la città dei Sassi, grazie al comitato “Matera 2019”, intraprende il percorso per la candidatura a ‘capitale europea della cultura’. Un cammino che si rivela vincente. Matera sbaraglia tutte le altre città concorrenti ed ottiene la candidatura. I Sassi da luogo emblema della povertà estrema diventano il fulcro della rinascita di un’intera comunità che ha saputo riscattare se stessa e il suo difficile passato. Quella che era una città del Sud dimenticata, è ripartita da quelle pietre da cui è nata facendo riscoprire al mondo la sua storia millenaria ‘scavata nella roccia’.

I Sassi, la storia millenaria di Matera scavata nella roccia ultima modifica: 2019-01-19T10:35:23+01:00 da Maria Scaramuzzino

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