Luigi "Ginetto" Guerricchio, erede materano di Kokoschka

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ARTE CULTURA

Luigi “Ginetto” Guerricchio, erede materano di Kokoschka

immagine del Guerricchio

Luigi Guerricchio, detto “Ginetto” (per gli amici materani), nacque a Matera, nell’antica casa di famiglia, in via Liceo, il 12 ottobre 1932. Dopo la maturità classica, conseguita in quel Liceo (accanto al museo), suo padre, medico, avrebbe voluto che egli intraprendesse gli studi universitari. Figlio della sua generazione, di rottura con il passato, dopo la catastrofe della dittatura e della guerra, Luigi intraprese la carriera artistica. Lasciò la Basilicata e andò a studiare scenografia, all’Accademia di Belle Arti di Napoli. A Napoli aderì al Movimento dei Giovani Realisti Napoletani. Frequentò il poeta Rocco Scotellaro, che lo introdusse a Renato Guttuso e a Carlo Levi, giganti dell’arte italiana dell’epoca.

Quadro del Guerricchio raffigurante le case fatte di sassi

Ispirazione e riferimenti

Fu il realismo kafkiano-freudiano, a chiamarlo oltre confine, a più di mille chilometri dalla sua remota terra natale, a Salisburgo. Nella Mitteleuropa già patria artistica d’elezione di Metastasio, Vivaldi, Salieri, Manzù e di tanti altri artisti (musicisti, scrittori, pittori) italiani nella storia. La Salisburgo dove operava e insegnava Oskar Kokoschka (di origine ceca), che fu maestro del Guerricchio. Kokoschka, post-impressionista, realista, espressionista, già allievo di Klimt e Munch, era stato il pittore del subconscio, etichettato come “artista degenerato” dai nazisti. Guerricchio fu senz’altro molto legato alla sua terra natale lucana, quanto attratto dalle atmosfere mitteleuropee, che nella sua epoca produssero i talenti artistici più originali, grazie all’influsso della psicologia e della filosofia in area germanica.

quadro del Guerricchio raffigurante contadini e buoi

Ritorno e riconoscimenti

Guerricchio, alla fine degli anni ’50 tornò in Italia, ove si stabilì per un periodo a Milano, presso l’Accademia di Brera, con l’adesione alla Corrente e alla Giovane Pittura Milanese. Come uno dei suoi maestri, Guttuso, aderì al Comunismo. Tornò quindi a Matera negli anni ’60, dove fu insegnante di disegno, dedicandosi con entusiasmo alla didattica artistica, in diverse scuole. Negli stessi anni le sue opere, vividi ritratti della campagna meridionale, del materano e dei suoi Sassi, dell’anima dei suoi abitanti, del lavoro rurale e delle feste agricole, arrivarono fino in Australia. Le sue tecniche erano pastello, acquaforte, acquatinta, xilografia, mosaico, cartapesta. Partecipò a diverse esposizioni di rilevo nazionale e internazionale: Roma, Venezia, Firenze, Milano, Napoli, Berlino, Salisburgo, Vienna, Linz.

quadro del Guerricchio raffigurante una stanza con tavolo e letto

Per un incontro

Morì a Matera nel 1996, il giorno dell’inaugurazione del suo ultimo lavoro: Il Mercante della Murgia (illustrazioni per una rivisitazione del Mercante in Fiera, mozartiano). Molte delle sue opere si trovano oggi al Museo d’arte medievale e moderna della Basilicata, di Palazzo Lanfranchi, a Matera. L’Archivio a lui dedicato ne custodisce la memoria e diffonde l’opera. Uno dei più suggestivi belvedere sui Sassi è a lui dedicato. Quale miglior occasione quindi per incontrare l’anima della capitale europea della cultura, attraverso lo sguardo di un pittore di respiro europeo e mondiale, che partì dalle sue radici?

quadro del Guerricchio raffigurante gli spaventapasseri

Luigi “Ginetto” Guerricchio, erede materano di Kokoschka ultima modifica: 2019-02-28T09:00:58+01:00 da Francesco Bonicelli Verrina

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