Matera, capitale europea della cultura 2019, ospita una settimana di formazione ed eventi per il progetto Get Close to Opera, finanziato dalla Commissione europea col programma Erasmus +. L’iter progettuale è sviluppato da un partenariato europeo formato dal capofila Materahub, per il supporto alle industrie culturali e creative; dalla Compagnia teatrale l’Albero per nuovi format riguardanti il teatro d’opera. Tra gli altri partner l’Università di Patrasso, Esart Campus di Barcellona – Reseo, network per l’opera e la dance education; Opera Circus, compagnia di arti performative inclusive, partner associato della Fondazione Matera-Basilicata 2019.
Get Close to Opera
Durante questa settimana di attività arriveranno a Matera i partecipanti selezionati per il progetto, provenienti da tutta Europa. Sono professionisti del settore artistico-culturale che parteciperanno ad un programma di formazione improntato alle nuove competenze, strategie e metodologie su progetti legati all’opera lirica. Un percorso formativo rivolto alle intelligenze multiple con una particolare attenzione anche ai migranti e ai rifugiati.
Tutta la formazione sarà disponibile sulla piattaforma di social learning sviluppata dal progetto. Durante la settimana di training si lavorerà sullo sviluppo di azioni pilota basate sulla metodologia Get Close to Opera. Il lavoro che sarà prodotto in questi giorni nel capoluogo lucano svilupperà dei modelli innovativi che faranno ‘ripensare’ l’arte e i teatri in tutta Europa.
Nuove forme di cittadinanza culturale
Tanti i temi che faranno da filo conduttore per Get Close to Opera. Dalla riflessione sull’accessibilità al focus sull’arte, ai luoghi, alla cultura e alla partecipazione. Gli incontri di approfondimento aperti al pubblico esterno daranno la possibilità a tutti di mettere a confronto progetti nazionali e internazionali di enorme valore.
“È molto interessante per noi esplorare e confrontarci con altri modelli internazionali – sottolinea Rossella Tarantino, manager Sviluppo e relazioni della Fondazione Matera Basilicata 2019 – L’opera è sempre stata molto legata alla tradizione italiana e con Matera 2019 prova ad uscire dai confini del teatro classico. Per noi, l’opera diventa quindi anche strumento per creare comunità e sperimentare nuove forme di cittadinanza culturale”.
Progetto ‘Abitare l’opera’
“Nel programma di Matera 2019 c’è uno spazio particolare dedicato all’opera, intesa come patrimonio intangibile tipicamente italiano che però viene rinnovato nell’approccio, nel formato e nella creazione stessa – afferma Ariane Bieou, manager culturale della Fondazione Matera –Basilicata 2019 – Con il progetto ‘Abitare l’Opera’, con la regia di Giorgio Barberio Corsetti, la città, e in particolare il Sasso Caveoso, diventa palco e platea, il pubblico si fa partecipante, mescolandosi ai professionisti del coro, dell’orchestra e dei cantanti”.
Bieou spiega che “con il progetto Silent City, coprodotto dalla compagnia teatrale ‘L’Albero’, si è lavorato insieme al compositore Nigel Osborne e agli artisti della compagnia su un nuovo concetto di creazione dell’opera, coinvolgendo diverse categorie sociali e differenti fasce d’età. Questo è un altro esempio di come si possa co-operare, sia per stare insieme in maniera attiva, sia per scrivere insieme un’opera lirica”.
Matera, Plovdiv e La Valletta
Il 28 febbraio prossimo si terrà l’evento “ Opera in the european capitals of culture, opera formats, projects and legacy “ una tavola rotonda internazionale con tre capitali, tre modelli di innovazione dell’opera lirica a confronto con La Valletta, Plovdiv e Matera.
Ospiti da Plovdiv 2019, Nina Naydenova e Boryana Sechanova dell’ Opera della cittadina bulgara. Da La Valletta 2018 sarà ospite Antoine Farrugia, responsabile dei progetti speciali della capitale maltese, che racconterà di una produzione operistica da realizzare con i rifugiati.
Un’immagine di Malta
Foto credit: Facebook Get Close to Opera