Roberto Speranza attuale ministro della salute, nasce a Potenza, il 4 gennaio 1979. Studia al liceo scientifico Galileo Galilei del capoluogo lucano. Poi si laurea in scienze politiche alla Luiss di Roma. Già nel 2005 è eletto nell’esecutivo nazionale della Sinistra giovanile; a soli 25 anni è eletto consigliere comunale con i DS a Potenza. Poi diventa assessore all’Urbanistica, sempre a Potenza.
Roberto Speranza
Il 9 novembre 2009 Speranza è eletto segretario regionale del PD della Basilicata. Successivamente, alle elezioni politiche del 2013, è candidato capolista alla Camera dei deputati; è eletto nella circoscrizione elettorale della Basilicata. In questi mesi, abbiamo iniziato a conoscere meglio il ministro per via dell’emergenza Covid-19.
Da ministro della Salute, Speranza si è trovato in una situazione del tutto nuova, non solo per lui, ma per l’intero Paese. Insieme ai componenti dell’esecutivo nazionale sta affrontando l’emergenza sanitaria causata della pandemia da Coronavirus. Una crisi pandemica che ancora affligge il mondo intero e anche l’Italia. Nessuno di noi era minimamente preparato ad una tale crisi. Al riguardo, il 30 gennaio 2020 il consiglio dei ministri decreta lo stato d’emergenza sanitario nazionale della durata di sei mesi. Il provvedimento è stato varato per il rischio connesso alla diffusione del virus. Temporaneamente si emana anche un’ordinanza di chiusura degli aeroporti ai voli dalla Cina.
Roberto Speranza ministro della Salute
A seguito della diffusione del virus prima nel Nord Italia, con più di 150 casi accertati; il 22 febbraio il consiglio dei ministri ha annunciato un provvedimento per contenere l’epidemia da Covid-19. E’ stata decretata la prima “zona rossa” per alcuni comuni lombardi. Le scuole sono state successivamente chiuse con ordinanza del ministro Speranza.
Decisione concordata con i presidenti delle regioni interessate: Lombardia; Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte e Friuli-Venezia Giulia. L’emergenza è stata affrontata “in trincea” con provvedimenti decisi a seconda dell’evoluzione della pandemia. Poi, il 24 febbraio, Speranza nomina Walter Ricciardi, membro del comitato esecutivo dell’Organizzazione mondiale della sanità ed ex presidente dell’Istituto nazionale italiano per la salute. Egli è consigliere speciale per le relazioni tra l’Italia e le organizzazioni sanitarie internazionali, incaricate della gestione della crisi.
Misure anti-contagio
Segue velocemente, da parte del presidente del consiglio, un nuovo decreto che impone severe restrizioni. Esso prevede la limitazione agli spostamenti interni e il quasi totale divieto di uscita dalla zona di sicurezza. Parliamo della Lombardia e delle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro. Ma anche Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia. Le nuove misure introdotte, giustificate dall’aumento esponenziale dei casi di Covid-19 nei territori di riferimento impongono anche limitazioni all’attività di esercizi commerciali e pubblici.
Roberto Speranza, ancora in prima linea per l’emergenza Covid
Subito dopo, per via della diffusione a livello esponenziale della pandemia, il governo ha annunciato l’estensione delle misure a tutto il territorio nazionale. Sono ancora impressi nella memoria di tutti i lunghi e terribili mesi del lockdown. Oggi, dopo una primavera in quarantena e un’estate che ha portato nuovi contagi, l’imprevedibilità del virus continua a essere un’incognita. Si “naviga ancora a vista” con un’emergenza pandemica che desta ancora fortissima preoccupazione tra i governanti e fra la gente. Nondimeno, il sistema sanitario italiano ha tenuto, essendo stato considerato uno dei migliori al mondo. Roberto Speranza è ancora ministro e, vista la ripresa dei contagi, è ancora in trincea. In prima linea per cercare di contenere i contagi, sperando di scongiurare un nuovo lockdown per la fine del 2020.
(In copertina foto Official Page Roberto Speranza)
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