La notte dei falò e dei desideri, antica usanza lucana - itMatera

itMatera

TRADIZIONI USI E COSTUMI

La notte dei falò e dei desideri, antica usanza lucana

Notte Manifesto dell'evento

La notte dei falò e dei desideri per celebrare la festività di Sant’Antonio Abate. Il 18 gennaio, a Trivigno in provincia di Potenza, ritorna il tradizionale appuntamento in onore dell’amato santo.

Notte magica con il falò più grande d’Italia

L’evento è organizzato dalla Pro Loco e dal Comune di Trivigno ed è promosso dall’Apt Basilicata. La festa prevede un ricco programma tutto da vivere nella notte più calda dell’inverno con il falò in legna più grande d’Italia!

Notte Locandina dell'evento

Sant’Antonio Abate 2020 ripropone la tradizionale festa pensata in un affascinante connubio tra tradizione e innovazione. Le vie del borgo saranno animate da canti e balli e le maschere di Tricarico segneranno l’inizio del Carnevale perché, come dice il detto, “P’avè Carn’val buon, è part da Sant’Antuon”.

La notte dei falò e il culto antico per Sant’Antonio Abate

 Quello per il santo è un culto secolare che nella comunità trivignese ha trovato particolare seguito, da quando gli abitanti del paese hanno affidato al santo il buon esito dei loro raccolti e la protezione del proprio bestiame. Dopo la raccolta della legna venivano accesi in ogni rione del borgo i fuochi di Sant’ Antonio.

Notte di Fuoco in campagna

Il primo tra tutti era quello antistante alla cappella dedicata al santo, dove venivano benedetti gli animali e si svolgevano partecipati momenti di convivialità. Nei giorni successivi, le ceneri dei falò venivano sparse nei campi; un gesto semplice, ma di grande carica simbolica.  Le ceneri si spargevano per fecondare la terra e per sperare in un copioso raccolto.

La notte dei falò, una festa che resiste alle mode

La notte dei falò è legata saldamente al passato, infatti la raccolta dei ciocchi di legna si fa indossando il costume tipico e intonando l’antico canto “Nduon Nduon Nduon, damm na leun p’ sant’Anduon”. Poi c’è la benedizione degli animali e l’accensione dei falò. Nel percorso che attraversa il centro storico si svolgerà in due momenti lo spettacolo delle fontane di acqua e fuoco danzanti.

le fontane di tanti colori

In pratica zampilli d’acqua e lingue di fuoco saranno complici in una danza che si spinge sino al cielo, in un gioco di luci, effetti speciali e suoni che sfrutta le moderne tecnologie digitali per consentire allo spettatore di vivere un’atmosfera magica ed emozionante.

Nella notte dei falò non può mancare la buona cucina lucana

In ogni festa lucana che si rispetti non può mancare la buona cucina della tradizione. Infatti il 18 gennaio, alla festa di Trivigno, ci saranno anche gli stand enogastronomici dove degustare i piatti della tradizione, dai cavatelli con baccalà e cruski, ai formaggi, agli arrosti di ogni genere.

notte con i Prodotti Tipici della cucina lucana

A concludere la serata e a scatenare l’energia della piazza, i due gruppi musicali che si alterneranno sul palcoscenico. Ad animare la festa Niky Fox, con il tradizionale repertorio di canti popolari lucani e gli Amarimai, giovane band di Viggiano che fonde la tradizione con sonorità moderne.

Metti a fuoco un’emozione

La Pro Loco di Trivigno, in collaborazione con la Bcc Basilicata, ha bandito il quinto concorso di fotografia digitale “Metti a fuoco… un’emozione” per premiare i migliori scatti della festa. A giudicare le immagini più belle saranno una giuria popolare e una giuria tecnica di fotografi esperti.

concorso fotografico metti a fuoco un'emozione

Le due foto migliori riceveranno il premio di 400 euro ciascuno, la partecipazione è gratuita e aperta a tutti. Tutte le informazioni si possono trovare sulla pagina Facebook della Pro Loco di Trivigno.

(Foto Facebook Pro Loco Trivigno/Cucina lucana/Pixabay)

La notte dei falò e dei desideri, antica usanza lucana ultima modifica: 2020-01-14T05:49:36+01:00 da Maria Scaramuzzino

Commenti

Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top