Francesco Artese è uno degli artisti del mondo dei presepi, più noto in assoluto. La sua maestria nell’arte presepiale è riconosciuta, apprezzata e molto amata per la dolcezza del tratto.
Francesco Artese e l’arte del presepe lucano
Al riguardo, il primo suo lavoro nel campo della presepistica risale al lontano 1976, quando realizza un’opera per il Convento dei Frati Francescani di Grassano, comune in cui ha vissuto ed operato a lungo. Si ricordano ancora le lunghissime code di visitatori all’ingresso del Duomo di Torino, per una delle sue ultime creazioni in ordine di tempo.
Quindi si tratta di una carriera lunghissima. Grande è stato il successo per il presepe monumentale della Basilicata al nord “Il mistero della Natività, nel paesaggio dei Sassi di Matera, Patrimonio dell’Umanità”. Già nel lontano 1980, Artese realizza la Natività nella Basilica di San Crisogono a Roma e l’anno seguente, sempre a Roma in via Veneto, crea un presepe di 120 metri quadri raffigurante i Sassi di Matera. Quindi la rappresentazione della Natività si sposa da sempre con la cultura e la terra lucana.
Presepi lucani
Non solo però i “Sassi” sono fonte d’ispirazione, poiché Matera è molto altro. Altra fonte d’ispirazione per il Maestro Artese, è il Parco delle Chiese rupestri del materano. Si tratta di un paesaggio di oltre centocinquanta tra chiese, monasteri e santuari, di fatto impreziosito dall’opera di monaci italo-greci e benedettini che, tra il VI e il IX secolo d. C., trasformarono questi luoghi in dimore ricolme di sacralità, affrescandoli. Da quell’epoca dei primi anni ‘80 il successo crescente, porta Artese alla realizzazione di un altro presepe monumentale oltreoceano.
Si tratta di un’opera di circa 140 metri quadri allestita nella chiesa Our Lady of Pompei di Greenwich Village a New York. L’opera fu commissionata dal Consolato italiano ed ambientato nella Grassano degli anni Cinquanta. Si riversarono davanti al capolavoro di Artese, migliaia di visitatori, decantando alla comunità italo-americana la meraviglia dell’arte presepiale degli artigiani italiani.
Museo Mondiale della Natività
Un altro grande successo che fece epoca è il presepe allestito e creato apposta nella Basilica superiore di San Francesco d’Assisi nel 1991; un omaggio dovuto al santo che di fatto inventò e allestì il primo presepe al mondo. Nel ’99 il maestro Artese riceve dall’Unesco la commissione di un presepe per il nuovo Museo mondiale della Natività di Betlemme. Artese realizza un’opera di 90 metri quadrati, avente come scenario ancora una volta gli amati Sassi di Matera.
Sempre a Grassano, dove risiede un po’ il cuore del maestro Artese, nel 2005 nasce l’opera permanente di 40 metri quadri, alta circa 5 metri, con scorci del paese lucano come era negli anni Cinquanta. Si vede la cultura e la civiltà contadina; con le statuine in terracotta alte 30 cm vestite con abiti cuciti tutti a mano. Possiamo vedere l’opera ancora esposta a Palazzo Materi.
Grassano e Francesco Artese
Il lavoro di Artese non si ferma mai, essendo chiamato un po’ dappertutto per l’alta maestria. Così dopo molti altri presepi allestiti, finalmente nel 2012 nasce il grande presepe, omaggio della regione Basilicata a Papa Benedetto XVI. La stessa opera è stata ammirata anche a Loreto, Milano e Firenze. L’allestimento della Natività che suscitò grande meraviglia, posta in Piazza San Pietro;, ebbe una dimensione di 150 metri quadri. Vi erano oltre 100 statuine in terracotta con altezza variabile dai 26 cm ai 32 cm. Anche in questo caso, lo scenario è quello dei Sassi di Matera. Meraviglioso anche il presepe di 150 metri quadri esposto prima in Brasile e successivamente anche in Finlandia. Non si contano i tanti riconoscimenti ricevuti dal maestro Artese in carriera, avendo allestito presepi monumentali al Quirinale, nella cattedrale di San Patrizio a New York e in tante altre città del mondo.
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