Matera non finisce di stupire. Nasce la “Città della Scienza”, un progetto avveniristico in collaborazione con le Agenzie spaziali, italiana ed europea.
La Città delle Scienza apre le porte a Matera
Openet Matera con una serie di eventi sta promuovendo e anticipando l’apertura nella città dei Sassi, della “Città della Scienza” un luogo che permetterà di avvicinarsi al mondo scientifico con facilità e utilizzando gli strumenti messi a disposizione. Soprattutto, per imparare a vedere l’universo scientifico e tecnologico, in maniera critica, con curiosità e, senza pregiudizi. Il progetto, ambizioso, e innovativo nasce in collaborazione con l’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea e con l’ASI l’Agenzia Spaziale Italiana.
Nulla di improvvisato, quindi, ma, basato su un percorso pensato assieme a professionisti del settore e scienziati affermati. La realizzazione della “Città della Scienza” che nascerà a Matera vedrà il cospicuo investimento di 1 milione di euro e, la costruzione di ambienti dedicati, in cui vi sarà un’Academy che conterà una superficie di 4 mila metri quadrati. Per promuovere l’iniziativa Openet Matera, con il coinvolgimento delle scuole e delle reti educative sta organizzando appuntamenti mirati alla conoscenza dei diversi settori scientifici.
Eventi multidisciplinari per avvicinare i giovani
Gli eventi pensati per i ragazzi hanno la caratteristica di essere multidisciplinari. Alla base c’è la conoscenza e l’applicazione delle discipline STEM ma, queste sono messe in relazione con l’arte, la musica, la letteratura. Un linguaggio diverso, nuovo e che facilita la comunicazione con le nuove generazioni. Nel primo appuntamento, infatti, svoltosi, qualche giorno fa, si sono messe in pratiche diverse tecniche didattiche e divulgative, per incuriosire i giovani con nuovi strumenti. Si è dimostrato che la scienza non è solo una disciplina fatta di calcoli e numeri. La scienza è fatta di persone, uomini e donne che dedicano il loro tempo e la loro vita alla scoperta di nuovi mondi e di nuove forme di vita.
E grazie all’artista Maria Antonietta Clotilde Palasciano, alla sua creatività e alle opere esposte durante la “Giornata Internazionale delle Donne e Ragazze nella Scienza”, Openet ha cercato di far comprendere che la scienza non ha genere. Essa non è appannaggio esclusivo degli uomini. Le donne portano un contributo significativo all’evoluzione del progresso scientifico. Il risultato, è stato un racconto leggero, fresco e coinvolgente allo stesso tempo.
(Foto copertina pagina Facebook Openet techologies Spa)
Molto interessante il progetto!