Salvatore De Biasio, è il vicepresidente di Confindustria Basilicata è presidente del CdA del gruppo CMD Costruzioni Motori Diesel; emanazione della Fratelli Negri Macchine di Capodrise(CE). Egli è anche il presidente confermato del cluster dell’Aerospazio. Sarà quindi lui a guidare la terra lucana nel settore aerospaziale.
Salvatore Di Biasio
La Regione Basilicata ha aderito anche al programma di attuazione dalla Smart Specialization Strategy (S3). L’Aerospazio è il settore tra le aree di specializzazione intelligente alle quali faranno riferimento le azioni e gli interventi contemplati nel Programma operativo regionale FESR. La Basilicata entra quindi a far parte dell’organo di governo del Cluster tecnologico nazionale Aerospazio; uno dei dodici enti istituzionali del Miur.
Essi sono deputati a creare e rafforzare partenariati di industria e ricerca in settori strategici per lo sviluppo del Paese. Esso inoltre è anche interlocutore del Governo nella definizione della strategia da disegnare nel Piano Nazionale della Ricerca. A rappresentare la regione sarà Salvatore De Biasio, vicepresidente di Confindustria Basilicata con delega alla Ricerca, innovazione e internazionalizzazione. Egli è stato eletto tra i nove componenti dell’organo che dirige il CTNA.
Salvatore De Biasio e il cluster
L’elezione di De Biasio, secondo il presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma, è un’importante notizia, non solo per Confindustria ma per tutta la Basilicata. Il settore aerospaziale, rappresenta un asset strategico di sviluppo della regione lucana. Ora probabilmente si potrà esprimere ampia e soprattutto qualificata rappresentanza, in seno all’associazione di riferimento.
Tutti i soggetti che operano a livello nazionale in tale ambito, saranno in qualche modo coordinati. Di Blasio ha specifiche competenze nel settore, e vanta una prestigiosa e solida esperienza professionale e di vita associativa. Tali peculiarità saranno certamente garanzia di un forte raccordo tra le attività del CTNA e il territorio. Al riguardo, il Cluster aggrega tutti gli attori principali del sistema aerospaziale nazionale. Nell’ambito collaborano grandi players industriali, medie-piccole aziende, Agenzia spaziale italiana, CNR, associazioni industriali, mondo accademico e istituzioni governative.
Aerospazio
Questa attuale congiunzione, rappresenta il punto di sintesi e convergenza di bisogni e priorità dei diversi portatori di interesse del sistema nazionale. Ciò si esplica attraverso le sue attività in cui persegue obiettivi strategici di alto livello. Innanzitutto vi è la valorizzazione delle eccellenze tecnologiche nazionali. Poi il potenziamento del sistema di ricerca ed innovazione, e lo sviluppo di tutti gli attori industriali lungo la filiera di settore. Non meno importante è anche il rafforzamento della competitività a livello nazionale ed internazionale.
Tutto per una crescita qualitativa e quantitativa dell’occupazione del comparto. Gli obiettivi del programma operativo viaggeranno nel garantire il consolidamento e la strutturazione ex novo di partenariati europei e internazionali. Sarà fondamentale anche sostenere l’accesso delle realtà aderenti al Cluster a fondi europei nel campo della ricerca, dello sviluppo e dell’innovazione. Ciò nel quadro della programmazione finanziaria.
Progetti di ricerca
Sarà importante massimizzare l’esposizione di talenti regionali a contesti di eccellenza, e sostenere la riconoscibilità esterna. Aerospazio significa finanziamenti per progetti che possono realizzarsi. Il presidente De Biasio ha affermato che, ottimizzando i processi decisionali e definendo una strategia complessiva e condivisa, il Cluster posizionerà tutta la filiera del settore in ambito nazionale ed europeo. Attraverso l’azione del Cluster si punta a superare la frammentazione e l’occasionalità di carattere progettuale e relazionale. Del resto, la creazione di una strategia condivisa di lungo periodo, che integri le attività di ricerca e sviluppo con quelle a carattere industriale, è una condizione fondamentale per l’accesso ai finanziamenti UE. Infine lo è anche per la partecipazione a iniziative di policy e lobby e per la definizione di partnership transnazionali durature.