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La Storica Parata dei Turchi di Potenza

Storica Parata

 Ogni anno il 29 maggio, prima delle celebrazioni in onore di San Gerardo patrono di Potenza, si rievoca la tradizionale Storica Parata dei Turchi. Una manifestazione che si ispira alla tentata invasione di Potenza da parte di un esercito turco, il quale avrebbe risalito il fiume Basento fino al capoluogo. I cittadini, impotenti dinanzi all’organizzazione militare degli invasori, si sarebbero rivolti così al vescovo, Gerardo La Porta. Questi, invocando una schiera di angeli guerrieri, avrebbe compiuto il miracolo di liberare la città dai suoi nemici. Va precisato comunque che sembra proprio improbabile che, in tempi geologicamente recenti, il fiume Basento sia stato navigabile, inoltre non è storicamente riscontrata un’invasione turca riconducibile al periodo di San Gerardo la Porta.

L’invasione dei Turchi


È più credibile, invece, che Gerardo la Porta, già vescovo di Piacenza, abbia cominciato a essere venerato come santo protettore della città; il protettore precedente era Sant’ Oronzio, martire. Pare infatti che Gerardo La Porta sia stato inviato dalla Santa Sede per contrastare la diffusione dell’eresia Catara. Difatti, è certo che i Catari, nei primi decenni del XII secolo, estendessero le loro ultime ramificazioni nei territori del sud Italia. La Storica Parata dei Turchi di Potenza fa parte del Patrimonio D’Italia per la Tradizione. Nel mese di aprile si svolgono i provini per assegnare i ruoli alle comparse. Quest’anno saranno oltre 1400 i figuranti che prenderanno parte al corteo storico, che avrà inizio dallo stadio Viviani e attraverserà alcune vie della città per concludersi nel centro storico. Il percorso è articolato in tre particolari quadri scenografici. Si inizia col saluto che i figuranti rivolgono al pubblico per riproporre la storica parata come avveniva nell’Ottocento. È un’ambientazione di festa e di gioia che diletta il pubblico con musiche, danze e costumi d’epoca.

La storica parata

La seconda ambientazione si innesta nella tradizione con il personaggio del Gran Turco Civuddine e il suo harem. Seguono poi arcieri, lancieri, spadaccini turchi e latini che improvvisano dei duelli. Vi è poi la maestosa Nave e il San Gerardo bambino, con gli angeli e i prigionieri turchi. Seguono i vessilli delle quattro porte e la nobiltà potentina del ‘500. Inoltre è rievocata l’entrata in città del Conte Alfonso dei Guevara accompagnato dalle magistrature e dal clero cittadino. La terza ambientazione è pura gioia e profonda spiritualità.

Parata Turchi
La storica parata per le vie di Potenza

Offre uno spaccato del popolo del XII secolo che conobbe il vescovo Gerardo e lo proclamò santo a furor di popolo, appunto. S’inserisce qui un momento molto partecipato e sentito con l’accensione in Piazza del Sedile della Iaccara, fatta di canne e ornata con fiori che rappresenta la devozione al santo. Lunga oltre 10 metri è portata a spalla per tutti i 5 km percorsi dal corteo. In passato ce n’era una per ogni porta e quando erano accese, illuminavano poi il percorso a ritroso della gente verso le loro abitazioni in campagna. A chiudere la scena l’arrivo del Tempietto con l’immagine di San Gerardo, preceduto dai Cinti devozionali e dalla milizia dell’amato santo.

(Foto Facebook La Storica Parata dei Turchi)

La Storica Parata dei Turchi di Potenza ultima modifica: 2023-05-26T08:05:33+02:00 da Redazione

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