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Le Dolomiti lucane: tra boschi, sentieri e voli d’angelo

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Pietrapertosa si trova all’interno del Parco di Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti lucane. Andando a visitare questo luogo si resta ammirati davanti a un territorio fatto di vette che sembrano graffiare il cielo e di monti ammantati di boschi. Chi ama la montagna, resta incantato davanti a picchi dolomitici e torrenti che scavano il fondovalle.

Dolomiti Della Lucania
Le Dolomiti lucane

Il volo dell’angelo tra le cime delle piccole Dolomiti

Chi ama la speleologia trova grotte naturali, cercando poi ristoro nel Bosco di Montepiano, un’oasi di verde dove regna il silenzio. Speculare a Pietrapertosa, dall’altra parte della montagna, c’è il borgo di Castelmezzano, strettamente collegato.

Castelmezzano nelle dolomiti lucane
L’antico borgo di Castelmezzano

Tra i due borghi ci sono dei percorsi naturalistici, tratturi, boschi di querce e castagni. Belle e piacevoli sono le passeggiate tra antichi terrazzamenti, e poi c’è anche la possibilità di provare un “brivido”. Si può vivere qui anche l’emozione del “volo d’angelo”, lasciandosi scivolare lungo un cavo d’acciaio sospeso tra le rocce di Castelmezzano e Pietrapertosa.

Volo Acrobatico
Il volo dell’angelo

Questo tuffo tra cielo e terra, consente di percorrere più di 1 km e mezzo, sospesi nel vuoto a 400 metri d’altezza. Il volo si può fare dal 14 giugno al 14 settembre e per prenotarsi basta chiamare la Pro Loco Castelmezzano, tel. 0971 986020. Oppure chiamare la  Pro Loco Pietrapertosa, tel. 0971 983110, www.volodellangelo.com.

Le piccole Dolomiti e il cammino delle sette pietre

Le Dolomiti lucane qui sono il “marchio di fabbrica” e conferiscono una bellezza unica al paesaggio. Pietrapertosa sembra davvero adagiata sul fianco di queste montagne. Nei dintorni tuttavia c’è un castello facilmente visitabile e le spettacolari guglie sono meravigliose per il panorama che offrono. Il Castello di Pietrapertosa si trova nella parte più alta del paese, ed è tornato fruibile grazie a un intervento di restauro.

dolomiti lucane cammino sette pietre
Il Percorso delle sette pietre

Sono emerse inoltre anche delle testimonianze medievali, oggi accessibili con strutture moderne. Interessante da percorrere anche il noto “Percorso delle 7 pietre. Si tratta di un progetto che recupera un antico sentiero contadino di circa 2 km. Esso collega Pietrapertosa a Castelmezzano e si sviluppa su quote variabili; da 920 metri a Pietrapertosa e scende fino a 660 metri nella valle attraversata dal torrente Caperrino. Poi risale a 770 metri a Castelmezzano. Si tratta del paradiso del trekking!

Il taglio del Mascio a Pietrapertosa

Lungo il sentiero la narrazione si traduce in forme visive, sonore ed evocative e diventa una storia incisa sulla pietra. Tra gli eventi che sono unici nel loro genere, qui c’è il taglio del Mascio, davvero particolare, legato alla fede, alla natura e alle credenze ancestrali. Il 13 giugno, si abbatte il mascio, ossia l’albero (un cerro) re del bosco. Il sabato successivo si abbatte la cima, la regina del bosco.

Pietrapertosa Panorama
Veduta di Pietrapertosa

Il mascio, scortecciato e privato dei rami, e la cima sono quindi trascinati da una pariglia di buoi e una coppia di giovani vacche. Arrivati in paese, i due alberi sposi sono trionfalmente accolti dalla banda e dall’offerta di vino e biscotti. Il giorno dopo, le due piante vengono unite. La tradizione cristiana si sovrappone a quella pagana con la processione di Sant’Antonio. I giovani del paese scalano il mascio, e la sera, esplodono i fuochi d’artificio.

Arabata

Non è tutto, perché a Pietrapertosa, dal10 al 20 agosto, il rione Arabata torna agli antichi fasti, tra suoni, profumi d’incenso, mercatini e il cous-cous nelle locande. Un incanto è anche la Festa di Santa Lucia che si conclude con la celebrazione della messa. La sera poi i giovani preparano in una grande caldaia la cuccìa, un misto di grano, ceci e fave, lessati e conditi con poco sale.

Cuccia delle dolomiti lucane
La cuccìa

Chi vuole passare qui un fine settimana potrà anche assaggiare la rafanata, una specie di frittata con rafano e formaggio. Qui sono ottimi gli insaccati di maiale, le paste fresche, i cavatelli, l’agnello arrostito alla brace e le verdure selvatiche con il cotechino. Da queste parti infine, ci sono ancora artigiani intagliatori di utensili di legno.

Le Dolomiti lucane: tra boschi, sentieri e voli d’angelo ultima modifica: 2020-11-23T09:15:42+01:00 da simona aiuti

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