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Il Carnevale tradizionale lucano torna in grande spolvero

Il Carnevale tradizionale lucano - Stazione di Milano

Il Carnevale tradizionale lucano è da sempre pregno di festa, spettacoli affascinanti e arcaici è anche approdato alla stazione di Milano, con la sua unicità. In Basilicata si celebra soprattutto la convivialità. Tutto ha inizio circa settanta giorni prima della domenica di Pasqua. Poi il rito si conclude il 21 febbraio,  ovvero Martedì Grasso.

Il Carnevale tradizionale lucano

In Italia le modalità per celebrare il carnevale sono davvero tante, con una storia affascinante in ogni città. Riti suggestivi, ancestrali e sotterranei, si dipanano nella terra lucana che diventa carnascialesca. Dobbiamo tornare ad una Basilicata arcaica scandita dai suoni degli immancabili campanacci legati alla transumanza. Perché qui il mondo della natura è ancora sovrano.

Il Carnevale tradizionale lucano - Locandina degli eventi

Importantissime sono le peculiari maschere, che donano una certa trasfigurazione ai volti legati a un mondo primordiale che si vuole quasi riafferrare. Tutto ciò è ancora molto sentito nelle comunità locali. Balli e canti si diffondono per i borghi e per le strade in modo indiavolato. E’ come se si volesse invocare la benevolenza degli spiriti benigni per proteggere le messi e il bestiame. Si balla al ritmo di tamburelli e tarantelle, pasteggiando con piatti tipici. La Basilicata non solo si mobilita tutta per il carnevale, ma lo fa in modo corale.

Tradizioni lucane

Nel 2018 è nata una rete per promuovere eventi e per creare dei percorsi alla scoperta delle maschere e dei loro caratteristici riti carnevaleschi. Un po’ ovunque vi sono dei veri e propri riti propiziatori di prosperità e fertilità, ma anche momenti di divertimento per esorcizzare le paure, in modo grottesco e satirico; mettendo a nudo tabù e paure. A Tricarico ad esempio ci sono le maschere chiamate “l’Mash-kr” che personificano il “toro” e la “mucca”.

Il carnevale tradizionale lucano - sfilate a Tricarico
i campanacci a Tricarico

Hanno un cappello a falda larga coperto da un foulard e da un velo addobbato con lunghi nastri multicolori fino alle caviglie. Poi c’è un copricapo nero decorato con lunghi nastri rossi. il Martedì Grasso, già dal mattino presto, rumorosi e scroscianti campanacci scuotono i dormienti. Lo fanno ricordando a tutti che le celebrazioni per il carnevale hanno inizio. Le maschere, procedono con un “massaro” o un “vaccaro”.

Martedì Grasso

Risuonano in tutti i quartieri con una processione che evoca scene propiziatorie. Il Carnevale di Teana è sicuramente uno degli eventi più famosi e seguiti della Basilicata, dove dominano “l’Orso” e il “Carnevale” personificato. Ciò finché l’ultimo giorno non si celebra il processo, ovvero una presa in giro della “Passione di Gesù”. I personaggi più caratteristici, come la “sposa”, lo “sposo”, i carabinieri, il prete, il giudice, si trovano nel bosco.

il canevale lucano - Mostro in maschera

Restano in silenzio per non farsi riconoscere. L’unico a proferire parola è “u’ Pezzente”, che dice solo “salsiccia” (è una prelibatezza tipica lucana). Un’altra figura importante è “Quaremma”, in preda all’amour fou per suo marito “Carnevale” mentre viene scortato, ebbro e malfermo, dai carabinieri. Il corteo si dibatte tra danze e canti dialettali, culmina con la fucilazione del “Carnuluvar”. Il Carnevale di Montescaglioso invece celebra il “Carnevale Tradizionale” e il “Carnevale Montese”.

Carnevale di Teana

Il primo si svolge nel giorno del Martedì Grasso, quando fin dall’alba figure mascherate si aggirano per le vie del paese con dei campanacci. C’è il “Carnevalone” con la moglie “Quaremma” che regge il pupazzo in fasce “Carnevalicchio” e “U’ Fus’”. E’ una sorta di “Parca romana” che tesse i fili del Destino. Si tratta di un carnevale “povero”, fatto con avanzi di stoffa e carta. La domenica che precede il Martedì Grasso, e lo stesso Martedì Grasso, è il turno del “Carnevale Montese”, con maestosi carri allegorici satirici. Il comune di Aliano invece è caratterizzato dalle maschere “cornute” e maligne.

manifesto - le date del Carnevale montese

Sono colorate, fatte di argilla e cartapesta. Tipico del Carnevale di Lavello infine è il “Domino”; maschera prevalentemente di colore rosso con a una lunga tunica di raso, un cappuccio e una mantella. E poi nel borgo di San Mauro Forte è invaso dai campanacci, fino alla torre normanna.

Carnuluvar ovvero il Carnevale tradizionale lucano

Degli uomini con il cappello di paglia, avvolti in grandi mantelli, scuotono i campanacci “maschi” e “femmine”, che simboleggiano fecondità. Allontanano il male e incoraggiano la buona riuscita del raccolto. Questi campanacci si quietano solo nelle cantine, durante la degustazione di piatti tradizionali derivati dal maiale. Tutto finisce con il funerale del “Carnevale”. Peculiarità della festa di Cirigliano è invece “l’Inverno”. Nelle vie del paese, i figuranti seguono “Capodanno” e declamano versi popolari, della tradizione orale locale. “I mesi dell’anno” e “le quattro stagioni” scortano in processione la bara del “Carnevale”; accompagnata dal pianto disperato della moglie “Quaremma”, fino al falò per bruciare il “Carnevale”. A Satriano è protagonista “l’Uomo Albero” rivestito di edera, il quale si aggira così. Una foresta umana di 131 Rumit si mette in marcia il sabato precedente il Martedì Grasso; celebrando un antichissimo rito. Fulcro del Carnevale di Satriano è la fantastica parata delle maschere.

Il Carnevale tradizionale lucano torna in grande spolvero ultima modifica: 2023-02-11T08:34:26+01:00 da simona aiuti

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