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Amaro Lucano, il liquore che piaceva anche a Casa Savoia

amaro lucano - bottiglia di Amaro lucano

fonte foto - Twitter

Amaro lucano, e subito si evoca una piacevole tradizione italiana! Si tratta di uno dei prodotti più iconici del Belpaese, che non ha bisogno di presentazioni. L’amaro in generale, conosciuto come digestivo è un alcolico, solitamente a base d’erbe o di frutta, e il più noto d’Italia risale al 1894.

Amaro Lucano

Amaro Lucano per ogni stagione! Il gusto di questo liquore, come indica la parola stessa, è amaro, anche quando l’ingrediente predominante è dolce. I liquori di questo tipo si bevono generalmente dopo i pasti come coadiuvanti di una buona digestione. Che l’efficacia digestiva sia reale o meno, l’amaro è una tradizione come il caffè espresso, e il più famoso d’Italia è originario proprio della “Lucania”.

L’amaro originario della Basilicata, nasce da agrumi e fiori locali, in una ricetta che nel tempo ha riscosso moltissimo successo. Orbene, il re degli amari è solo lui, il “lucano”, che nasce a Pisticci, un piccolo paese della Basilicata, in provincia di Matera. Tutto ebbe inizio nel retrobottega di un biscottificio. Pasquale Vena appassionato di erboristeria, trovò una miscela d’erbe dal gusto equilibrato, corposo, che nel tempo è diventato inconfondibile. Dal sud Italia, apprezzato poi in tutto il Paese, questo “digestivo”, diventò anche fornitore ufficiale della Reale Casa Savoia.

Amaro digestivo

Proprio il Re lo gradiva al punto d’investire l’inventore Pasquale Vena del titolo di Cavaliere. Il 1900 è stato l’anno d’oro dell’azienda, poiché dopo l’onorificenza da parte della famiglia reale italiana, lo stemma dei Savoia entrò a far parte dell’etichetta. Sempre nell’etichetta, c’è il motto dell’azienda, iscritto in una banda tenuta da un’aquila, che è “Lavoro e Onestà”. Dal principio, la preparazione dell’amaro ha due fasi, che sono l’infusione e la distillazione.

Le erbe e le radici infuse si mescolano, e poi si macinano fino alla polverizzazione. Infine la mistura s’immerge in una soluzione idroalcolica per macerare vari mesi. Ogni regione italiana ha il proprio amaro tipico, che ha come ingrediente base erbe o frutta, tipiche del territorio. Le regioni alpine producono amari con radici di fiori d’alta montagna; mentre nelle regioni del centro Italia come l’Abruzzo si usa una grande varietà d’erbe ed estratti naturali.

Lucania

In Campania e Puglia è diffuso invece il limoncello, che è un amaro ottenuto dalla macerazione di scorza di limoni. Ancora oggi l’amaro Lucano continua a far parlare di sé, entrando nelle case degli italiani. Infatti, mezzo secolo dopo la nascita, l’azienda è diventata una realtà industriale, raggiungendo una produzione di 117 mila litri. L’attività imprenditoriale svetta poi negli anni Settanta, lanciando nuovi prodotti sul mercato, sempre ispirati alle erbe dell’amaro lucano, come sambuca, limoncello e caffè lucano.


L’immagine di Chiara Beltramini, Luca Pedrani, Elena Mariani, Nicole Andreana è sotto licenza CC BY-NC-ND 4.0 

Sono nati anche i cioccolatini e questo digestivo italiano ancora fa parlare di sé! Nel 2014 l’Amaro Lucano ha vinto una medaglia d’oro al San Francisco World Spirits Competition, tre stelle al Superior Taste Award; una medaglia d’argento, e medaglia d’oro per il Caffè Lucano al Concours Mondial de Bruxelles. Insomma, quest’amaro nato per infusione, a base d’erbe officinali dal colore bruno, dal gusto dolce amaro è a tutti gli effetti un’eccellenza italiana.

Cocktail di amaro lucano

La gradazione alcolica generalmente è intorno al 28 per cento. Fino a qualche anno fa la sua gradazione era invece al 30 per cento. La ricetta completa con l’elenco di tutte le erbe e le dosi esatte è tassativamente segreta. Lo è anche la preparazione nella sua fase ultima, che è eseguita a porte chiuse dai membri della famiglia. Insomma, quest’amaro, dopo più di un secolo, usato e consumato come digestivo, si può bere liscio, con ghiaccio o con una scorza di arancia. Il lucano senza tempo, si presta molto anche come per cocktail!

(Foto Pixabay)

Amaro Lucano, il liquore che piaceva anche a Casa Savoia ultima modifica: 2019-11-22T08:18:16+01:00 da simona aiuti

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