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Metaponto, la Magna Graecia della Lucania

Metaponto Resti Di Colonne

Metaponto si trova al centro del Golfo di Taranto, sulla Costa Jonica della Basilicata. Intorno vediamo la macchia mediterranea lussureggiante; che si estende fino alle spiagge. La spiaggia si presenta ampia e sabbiosa, con lidi attrezzati, con zone incontaminate per la pesca sportiva nelle vicinanze delle foci dei fiumi Bradano e Basento.

Metaponto, tra natura e storia

Insomma, mare, natura e archeologia fanno di Metaponto una delle mete più ambite della Basilicata. Dalle suggestive pinete si scende fino a spiagge lambite dalle cristalline acque ioniche. Lungo la costa è inoltre possibile avvistare la tartaruga marina Caretta caretta, specie in via di estinzione protetta; ma anche diversi volatili e mammiferi.

La spiaggia selvaggia e incontaminata del Metapontino

Nei campi troviamo melanzane, pomodori e peperoni, tutte coltivazioni che sono esportate in tutto il mondo, facendo conoscere la straordinaria produttività di un territorio fertile che fa delle sue tipicità, motivo d’orgoglio. Un trionfo di colori e sapori invogliano a indugiare su una tavola ricca e variegata. Rinomati sono i vini del Metapontino, tra i quali il Bianco Malvasia e il Moscato. I profumi e i colori dei frutti, dalle fragole alle pesche, ai mandarini e alle albicocche dominano i paesaggi, che sono tra i più suggestivi del Mezzogiorno. Di straordinario interesse turistico è anche la Riserva naturale di Metaponto.

La Magna Graecia della Lucania

Nota anche come Bosco di Metaponto, la riserva occupa 240 ettari lungo la costa ionica lucana. Si può passeggiare, tra i pini di Aleppo, ai cipressi ed eucalipti che propagano profumi inconfondibili. L’ingresso alla riserva è consentito solo a piedi o in bici. In quest’antica terra, archeologia e storia si sposano. Tuttavia, la costa ionica è anche sport, che sfrutta le straordinarie risorse naturali e paesaggistiche. Si può praticare golf, in una meravigliosa cornice di agrumeti, vigneti e vegetazione mediterranea, a pochi passi dal mare.

I resti del Tempio di Hera

Si possono fare altre attività: dalla vela alla canoa al windsurf, fino alle immersioni negli splendidi fondali del Mar Ionio, o alla pesca sportiva, o al kitesurf. La città di Metaponto, come dicevamo, è molto antica. Fondata nella metà del VII secolo a.C. da greci provenienti dall’Acaia, divenne una delle più importanti colonie della Magna Grecia. Anticamente, la sua ricchezza era principalmente costituita dal suo territorio fertile. Tanto che l’antica moneta della città ha come simbolo la spiga del grano.

Tavole Palatine

Il Parco Archeologico, meta di molti turisti, comprende i resti del santuario urbano dedicato ad Apollo Licio e dell’adiacente agorà. L’area sacra racchiude quattro templi: il più antico, dedicato ad Atena, fondato all’inizio del VI sec. a.C.; i templi di Apollo e di Hera realizzati nel 570 a.C., tutti in stile dorico. Intorno al 470 a.C. fu edificato il monumentale tempio ionico dedicato ad Afrodite.

Il Museo di Metaponto

La città ha imponenti mura risalenti al VI secolo a.C., caratterizzate da una serie d’ingressi monumentali. Oggi, il Parco Archeologico, il Museo Nazionale del Metapontino con reperti dalla preistoria alla tarda antichità e il Tempio extraurbano di Hera, sono tra le mete più ambite. Il più importante di questi santuari greci, l’unico rimasto in piedi, è quello denominato Tavole Palatine. Il tempio dedicato ad Hera, protrettrice dei confini conserva ancora quindici colonne.

Quartiere dei ceramisti

Pregevole il teatro di Metaponto e, accanto, vi sono anche i resti del tempio dedicato a Zeus Agoraios, protettore dell’agorà. Storicamente, la consegna della città, da parte dei metapontini, ad Annibale nel 212 a.C. e il ritiro di quest’ultimo segna per Metaponto l’inizio di una crisi demografica ed economica irreversibile.

Un antico vaso della scuola dei ceramisti lucani

Dal punto di vista archeologico, la scoperta del quartiere dei ceramisti con i resti delle fornaci, ha individuato la prima scuola lucana italica; collocabile tra il 450-440 e 380-370 circa a.C. Parliamo di vasi a figure rosse su fondo nero. I vasi una volta modellati e decorati, erano cotti ad una temperatura di 800°-900° per non meno di trentasei ore. Negli ultimi anni all’archeologia tradizionale si è aggiunto lo studio delle impronte digitali per meglio catalogare i reperti.

Metaponto, la Magna Graecia della Lucania ultima modifica: 2020-07-03T07:36:40+02:00 da simona aiuti

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