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Vito Ricigliano, dalla Lucania a Parigi per studiare la sclerosi multipla

Ricigliano Vito

Vito Ricigliano lucano di origine, nativo di San Fele (Potenza) è un ricercatore che lavora alla Sorbonne di Parigi, nel gruppo diretto dal prof. Stankoff. Ricigliano è impegnato nella ricerca in neuroimaging avanzato nella sclerosi multipla. Si tratta di uno studio che, anche con l’ausilio di strumenti come la PET, la risonanza magnetica a 3 e a 7 Tesla, esplora due problematiche importanti.

Vito Ricigliano

Parliamo della disfunzione energetica cerebrale come causa della disabilità a lungo termine nei pazienti con sclerosi multipla. Inoltre ricerca gli effetti della riparazione della mielina nella protezione del tessuto cerebrale dal danno nel tempo. Orbenequesto giovane ricercatore lucano pochi mesi fa ha vinto il Primo “Tournament prize 2020 of the virtual congress of the European Academy of Neurology” di Parigi.

Vito Ricigliano - foto di San Fele
San Fele (Foto Wikipedia)

Si tratta di un premio sulle migliori ricerche fatte dalle Società internazionale cui partecipano ben 47 nazioni. La sclerosi multipla è una malattia infiammatoria del sistema nervoso centrale in cui il sistema immunitario distrugge la mielina. Quest’ultima è una guaina isolante di supporto per le cellule nervose e può compromettere la normale capacità di condurre i segnali elettrici. La perdita di mielina nelle lesioni cerebrali della SM finisce per danneggiare anche i prolungamenti dei neuroni – gli assoni – che dalle aree cerebrali  lese si connettono alle altre zone cerebrali.

Storia di un giovane ricercatore

Grazie all’uso della tomografia ad emissione di positroni (PET) con l’iniezione di un tracciante in grado di legarsi alla mielina si è fatto molto. In questo studio è stato dimostrato che la riparazione spontanea della mielina nelle lesioni, è in grado di “salvare” gli assoni che proiettano ai tessuti circostanti, proteggendoli dalla neuro degenerazione. Questi risultati rappresentano la prima prova nell’uomo dell’efficacia della demielinizzazione, nel preservare l’integrità strutturale delle aree extra-lesionali.

Vito Ricigliano - università la Sorbona
La Sorbona di Parigi

Eppure del dott. Vito Ricigliano si era già parlato già nel 2015, al premio Potito Petrone, da lui vinto. Il Potito Petrone è un premio per la medicina molto ambìto. Ricigliano ha vinto per la migliore tesi di laurea con 28 esami superati con trenta e lode e laurea alla Sapienza con 110 e lode. Ricigliano ha vinto anche il premio Alfieri della Repubblica per meriti scolastici. Dopodiché ha deciso di andare ad Oxford a fare ricerca al Dipartimento di neuroscienze

Dalla Lucania a Parigi

Subito dopo rientra in Italia per la specializzazione in neurologia all’università di Milano, con 70/70 cum laude.  Era quindi evidente che quella era la sua strada, ovvero la ricerca e in un campo ben definito. Quindi, dopo la specializzazione, il giovane ricercatore lucano approda a Parigi, dove per la sua carriera si aprono delle vere e proprie “praterie”. Infine oggi il dott. Ricigliano, si divide fra la ricerca e la professione di neurologo clinic presso il centro Cosem Miromesnil di Parigi. La sua storia rende orgogliosa la comunità lucana.

Vito Ricigliano - schema di Sclerosi

Sono molte le speranze che riguardano questa “demielinizzazione” delle lesioni, che proteggerebbe nel tempo l’integrità strutturale dei tessuti circostanti nella sclerosi multipla. La ricerca è ancora giovane e noi facciamo i nostri auguri attraverso un italiano di cui andare fieri.

(Foto di copertina pag. Facebook di Vito Ricigliano)

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Vito Ricigliano, dalla Lucania a Parigi per studiare la sclerosi multipla ultima modifica: 2021-06-11T05:48:03+02:00 da simona aiuti

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