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ARTE PERSONAGGI

Vincenzo Marinelli un artista lucano nel Regno delle Due Sicilie

Cesare Mormile Marinelli Dipinto

Vincenzo Marinelli nasce a San Martino d’Agri nel 1819 in provincia di Potenza. Il padre Raffaele è un medico giacobino, da cui probabilmente assorbe idee liberali che lo accompagnano un po’ per tutta la vita.

Vincenzo Marinelli

La sua prima formazione culturale e artistica si svolge ad Abriola, paese in cui la famiglia si trasferisce molto presto. Frequenta poi il Reale Istituto di Belle Arti, dove è allievo del celebre neoclassicista Costanzo Angelini. Successivamente, presente all’Esposizione borbonica del ‘39 esordisce con il disegno “Antinoo”. Si tratta di una riproduzione dal vero del manufatto originale conservato al Museo Archeologico Nazionale. Più volte sostiene che nei capolavori d’arte classica, soprattutto greca, ciò che li rende eterni e universali è l’armonico equilibrio tra forma e materia.

Vincenzo Marinelli - Fumatore di oppio

Esprime i tratti della storia e della cultura del proprio tempo. Talentuoso,  vince il pensionato agli studi concesso dal consiglio provinciale della Basilicata per Roma e dimora a palazzo Farnese in via della Lungara. La struttura in quel periodo è sede dell’ambasciata del Regno delle Due Sicilie nello Stato pontificio. Restano vive in lui le idee liberali che presto prederanno vita.

Palazzo Farnese Via della Lungara

Sempre a Roma, continua il percorso accademico e poi cambia la direzione del pensionato. Riesce poi a frequentare i corsi all’Accademia di San Luca; s’interessa più approfonditamente dell’arte del Rinascimento toscano e di letture della Divina Commedia e di Thomas Moore. Quelli che vive, sono dal punto di vista politico anni “caldi” per Italia.

Vincenzo Marinelli - Harem dipinto da Vincenzo Marinelli

A tal proposito, va a Napoli per esporre alla Mostra Borbonica. E in quel frangente partecipa ai moti liberali insieme ad altri giovani artisti, filosofi e letterati del suo tempo. Dopo i tumulti ripara in Grecia e sopravvive con delle commesse avute dal ministero della Pubblica Istruzione, grazie all’aiuto di un amico. Lavora ad Atene e anche a Patrasso, esprimendo appieno il suo talento. Non disperde però le sue idee politiche. Il console regio e il ministro degli Affari Esteri delle Due Sicilie, gli intimano  di non frequentare ambienti liberali.

Artisti lucani e Moti liberali di Napoli

Lo fanno avvertendolo, perché potrebbe danneggiare la sua carriera artistica, ma il consiglio provinciale della Basilicata gli sospende anche la pensione. Grazie ai suoi lavori per la corte ateniese però, può proseguire nella sua condizione di rifugiato politico. Successivamente si sposta ad Alessandria, insieme a tanti altri esuli italiani, dove frequenta l’archeologo Giuseppe Vassalli; autorizzato agli scavi archeologici e co-direttore del Museo del Cairo.

Vincenzo Marinelli .- cartina del Canale Di Suez

Grazie a lui compie un viaggio tra il canale di Suez in costruzione e il Sudan. Dipinge quindi soggetti di sapore orientale, dal fascino esotico molto interessante. Qualche tempo dopo, sposa una compaesana di Potenza. Marinelli a ridosso del ’69 è anche invitato dal chedivè Isma’il Pascià all’inaugurazione del Canale di Suez. E poco tempo dopo ottiene la docenza onoraria alla Reale Accademia partenopea nel corso di disegno e, dopo la sua scomparsa, anche quella di pittura.

Vincenzo Marinelli un artista lucano nel Regno delle Due Sicilie ultima modifica: 2022-10-09T08:05:57+02:00 da simona aiuti

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