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CICERONE COSA VEDERE

Viaggio a Melfi dove si incontrano storia e modernità

Melfi - il Castello e il paese Di Melfi oggi

Melfi si trova in provincia di Potenza in Basilicata, ed è una piacevole località dall’anima antica e moderna insieme. Il paese lucano si colloca nell’estremo nord della Basilicata, alla base del Monte Vulture.

Melfi

Il territorio, prettamente collinare è a vocazione agricolo-pastorale ma accoglie anche la sede di uno dei maggiori insediamenti della regione, l’area industriale di San Nicola di Melfi. Passeggiando nella zona del centro storico, possiamo visitare un bellissimo castello fatto costruire da Federico II di Svevia in età medievale.

Melfi - immagine di Melfi Tricolore di notte
Immagine notturna di Melfi

La possente cinta con torri e il fossato, suggeriscono una vocazione difensiva che fa conservare al maniero un fascino originario. Edificato dai Normanni tra la fine dell’XI e gli inizi del XII sec., nel corso delle varie dominazioni, ha subito rifacimenti ed ampliamenti, che hanno reso non facile un’attenta lettura delle strutture e delle opere murarie. L’insieme è di grande suggestione, soprattutto sul lato nord, dove le torri e la cinta muraria sembrano quasi aggrappate alla roccia e sono a picco sul sottostante fiume Melfia. Vale la pena visitare la Cattedrale di Santa Maria Assunta, una prestigiosa chiesa cattolica dall’aspetto troneggiante.

Melfi: dai Greci ai Normanni

Fondato intorno al 1075 da Roberto il Guiscardo o, secondo altre fonti, nel 1153 dal re normanno Guglielmo I il duomo è detto il “Malo”. Il campanile normanno fu costruito da Noslo da Remerio nel 1153 e misura quasi 50 metri. L’edificio fu quasi interamente rifatto nel XVIII sec. in stile barocco, tranne il campanile che conserva ancora lo stile originario normanno.

Melfi - la cittadina di Melfi Moderna
Una veduta della cittadina in provincia di Potenza

Orbene, costituita da un centro storico di aspetto complessivamente medievale, la città è anche diventata un importante centro industriale. E’ sede di un gran numero d’imprese. Secondo la leggenda furono i greci a fondare Melfi. Per altre fonti, a fondarla furono alcune famiglie dell’Impero romano dirette a Bisanzio che per un violento nubifragio si sarebbero infine insediate nell’area del Vulture. Esiste un’altra teoria che ne data la fondazione ai primi anni dell’XI secolo, dal generale bizantino Basilio Boioannes.

Gli Svevi di Hoenstaufen e i briganti

Esistono i resti di una mastodontica necropoli trovati in località Toppo d’Avuzzo a Rapolla. Attestano che l’area del melfese era abitata sin dai tempi del neolitico. Dauni e Lucani furono tra le prime civiltà a insediarsi nel suo territorio. Tuttavia, dopo i romani, fu con l’avvento dei Normanni che Melfi iniziò ad assumere un ruolo fondamentale. Ai Normanni si sostituirono gli Svevi di Federico II Hohenstaufen, che portò Melfi e il suo castello a nuovi splendori. L’imperatore scelse la città come residenza estiva per praticare la falconeria (la caccia col falcone). A Melfi, per gli appassionati, si può andare anche a caccia delle tracce del brigantaggio.

Melfi - il Castello di Melfi
Il Castello di Melfi

La città subì l’occupazione dell’armata di Carmine Crocco nel 1861. Proprio qui, si fecero notare i briganti Domenico “Malacarne” Zappella e Michele Schirò. Sempre a Melfi si condannarono poi i briganti Schiavone, Petrelli e Rendina, giustiziati il 28 novembre 1864 dai bersaglieri sabaudi.

Tra musei e chiese rupestri

Nella cittadina in provincia di Potenza si può anche visitare il museo archeologico nazionale del Vulture e melfese e il Museo diocesano. Merita una visita anche la bellissima chiesa rupestre di Santa Lucia in contrada Giaconelli. L’antico edificio di culto è costruito in un bosco di castagni, ai piedi di una rupe.

Reperti Museo Di Melfi
Antichi reperti in mostra al Museo archeologico del Vulture e del melfese

La cripta è scavata nel tufo vulcanico; la facciata è di forma irregolare con tetto a doppio spiovente da cui si erge un campanile a vela. L’interno della chiesa ha un’unica navata in fondo alla quale vi è l’altare sovrastato da un affresco che raffigura la Vergine col Bambinello benedicente sulle ginocchia. L’immagine di Santa Lucia benedicente è raffigurata accanto a quella della Madonna col Bambino.

(Foto pag uff. Facebook Comune di Melfi)

Viaggio a Melfi dove si incontrano storia e modernità ultima modifica: 2020-11-05T07:04:56+01:00 da simona aiuti

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