Valsinni, bella, eterea e ideale per chi desidera fare una gita in un borgo incantevole. Siamo al confine tra la Basilicata e la Calabria, dove a dominare il romantico borgo c’è un castello feudale. Qui cui nacque e visse, la poetessa Isabella Morra, una delle voci più originali della lirica femminile del ‘500.
Valsinni
Ad essa è dedicato il Parco letterario, attorno a cui ruotano eventi e racconti sulla vita della fanciulla e del paese dal caratteristico centro storico. Valsinni è un delizioso borgo medievale che pare sonnecchiare da secoli. Romantico, come se fosse sospeso tra mare e dolci colli, si trova all’interno del Parco Nazionale del Pollino. Siamo nell’area naturalistica protetta più estesa d’Italia, un sogno tra profumi e tradizioni quasi senza tempo.
Passeggiando tra vicoli e insegne, ci troviamo immersi in quella che è considerata la capitale del primo parco letterario del Sud; dedicato proprio a Isabella Morra. La parte più antica del borgo è stretta intorno al maniero ed è molto suggestiva anche perché non è completamente pedonalizzata. Non vi si può quindi accedere in auto e il silenzio scivola sul ciottolato. Si cammina tra abitazioni secolari, unite quasi a sorreggersi e talvolta appena divise da strette viuzze.
Valsinni e Isabella Morra
Vi sono salitelle che s’inerpicano sui fianchi graffiati dal tempo dello sperone roccioso su cui è edificato tutto il paese. Si cammina tra dislivelli di alcuni metri anche in una stessa abitazione. Molte case hanno come accesso o punto di transito tra due vie e un “gafio”; ovvero un passaggio coperto in pietra che passa sotto un’abitazione. Il castello di Valsinni è posto sul punto più alto del borgo antico, i cui vicoli si snodano in file concentriche. Sono sovrapposte ai suoi piedi e la vista domina la valle del Sinni.
Di aspetto aragonese ma già esistente in epoca medioevale, fu presumibilmente edificato su una preesistente fortificazione longobarda. Sono ancora conservate opere, documenti e scritti testimonianti la vicenda esistenziale e la solitudine della poetessa che lì visse. Alzando lo sguardo, vediamo sulla cima del monte Coppolo, i resti di un’antica città fortificata. Si tratta dell’acropoli edificata nel IV secolo a.C.
Un borgo per cantastorie e viandanti
La cinta muraria è formata da blocchi squadrati. Quest’antica costruzione, potrebbe essere la mitica città greca di Lagaria, fondata da Epeo, il costruttore del cavallo di Troia. L’armonia del tessuto urbano, la qualità, la vivibilità e la tutela del patrimonio, qui si sono amalgamati al meglio. Ciò consente a chi arriva di sentirsi non un turista, bensì un romantico viandante.
L’architettura e le fattezze della cittadina la rendono incantevole in ogni stagione. L’atmosfera creata dai lucani è familiare. Finanche accogliente è il clima agli occhi di un escursionista desideroso di conoscere e visitare luoghi seducenti. In definitiva, si tratta di un paesino che conserva i tratti tipici di uno scenario dal gusto medievale e anche la cucina non delude affatto. In quell’estremo lembo della Basilicata, tra il basso Sinni e il confine calabrese, tra la riva del mar Jonio, dove verdeggia la foresta di Policoro, si trova una dolce frescura.
Parco del Pollino
Nei vicoli intorno al castello è possibile, ogni estate, grazie a menestrelli e cantastorie, rivivere le tradizioni popolari. Si rianima quindi il borgo, rievocando versi e canzoni. Sembra che questo sia anche un luogo molto amato da tanti innamorati. Al riguardo qui è pieno di scorci e panorami mozzafiato in cui condurre la propria amata. Valsinni è per l’appunto, una magica location per i viandanti innamorati. Come accennavamo, questo borgo fu scenario e teatro delle romantiche e struggenti vicende di Isabella Morra. Anche Benedetto Croce, a distanza di secoli e cioè verso i primi del ‘900, si recò a Valsinni per indagare meglio sulla nobildonna. Tanto che addirittura fece effettuare degli scavi, sperando di rinvenirne le spoglie. Alcuni dicono che il suo spirito aleggi ancora nel castello.
(Foto Wikipedia)