Il parco nazionale del Pollino si estende tra la Basilicata e la Calabria per circa 193 mila ettari. Il parco tocca anche il mare, dal Tirreno allo Jonio. L’estensione va da Cozzo del Pellegrino, Serra Dolcedorme, ai Piani di Campolongo; poi Novacco, Lanzo, i Piani del Pollino fino ad arrivare ai fiumi Argentino e Abatemarco. E, ancora, ci sono le gole del Lao e del Raganello e i torrenti Peschiera e Frido.
Il parco nazionale del Pollino
Questa estate così particolare, in cui si cerca una vacanza di prossimità, ci invoglia ad andare a fare delle belle escursioni tra luoghi incontaminati. Addentrandoci nel parco, possiamo avventurarci tra i massicci del Pollino e dell’Orsomarso. La catena montuosa dell’Appennino tra Basilicata e Calabria, vanta le vette più alte e maestose del Sud; ovvero fino a 2200 metri sul livello del mare. Lassù, ad alta quota, possiamo trovare la neve da novembre fino a maggio.
L’area naturale è composta da rocce dolomitiche, bastioni calcarei, dirupi, gole molto profonde, grotte carsiche, prati e pascoli ad alta quota. Oltre ai magnifici paesaggi naturalistici, ci sono anche edifici costruiti dall’uomo che sono bellissimi che attendono solo di essere visitati. Parliamo ad esempio al Santuario della Madonna del Pollino a San Severino Lucano. Ci troviamo sul versante settentrionale del massiccio del Pollino, a 1537 metri d’altezza.
Il parco nazionale del Pollino e i santuari
E’ possibile raggiungere il luogo di culto tramite una strada carrabile comoda, ma si possono fare anche delle belle escursioni. Incantevole è anche il Santuario di Santa Maria delle Armi a Cerchiara di Calabria alle pendici del monte Sellaro, noto anche come Monte Santo (1015 mt). Il posto gode di una sublime vista panoramica che abbraccia la pianura di Sibari e il Golfo di Taranto.
Noto è anche il Santuario delle Cappelle a Laino Borgo, detto anche Santuario del Santo Sepolcro o di Maria Santissima dello Splendore; costruito a 2 km di distanza dal comune di Laino Borgo (Cs) circondato da un paesaggio suggestivo e incontaminato. Da lassù si può ammirare l’intero panorama dei monti del Pollino. Storia, arte e natura sono davvero spettacolari. Bellissimo e amato anche il Santuario di Santa Maria di Costantinopoli di Papasidero.
Bellezze naturalistiche della Basilicata
Ci troviamo in un antico borgo della Valle del Lao, che sorge sotto le falde meridionali del Monte Ciagola. Questo territorio è stato abitato fin dalla preistoria e nel corso dell’Alto Medioevo. Uno degli epicentri dell’area Mercurion, dove avevano trovato dimora i monaci basiliani, alla ricerca di luoghi solitari dove poter pregare e meditare in solitudine.
Il Parco nazionale del Pollino custodisce paesaggi che l’uomo ha saputo conservare e che fanno di questi posti un angolo paradiso unico e affascinante. Quest’eccellenza naturalistica e non solo, vanta ancora panorami selvaggi, dove alba e tramonto assumono colori quasi mistici. Partendo per esempio da Fosso Jannace si entra in un sentiero lungo i bordi del torrente, che si attraversa più volte mediante ponti di legno. Nel corso della passeggiata è possibile ammirare esemplari d’Abete bianco e di Acero, oltre ai numerosi faggi.
Piano Jannace
Continuando a camminare per un paio d’ore si arriva alle Radure del Piano Iannace e quindi alla sorgente Pitt Accurc’; davvero un’esperienza da non perdere! Procedendo lungo i pendii, si possono attraversare i piani del Pollino in direzione della Grande Porta (mt. 1954). Qui possiamo restare muti a guardare un paesaggio meraviglioso incorniciato dai Pini Loricati.
Attraversando il Giardino degli Dei fino ad arrivare al crinale della Serra di Crispo, gli arrampicatori possono osservare la Costa jonica e altre zone della Basilicata. Per il ritorno si effettua obbligatoriamente il percorso inverso e si scende verso il Santuario della Madonna del Pollino; per ammirare l’alta Valle del Frido e del Mercure. Si raccomanda sempre di affidarsi a guide, o a chi è esperto delle zone.