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NATURA PAESAGGI

Il Pantano di Policoro, la riserva naturale lucana

Il Pantano di Policoro - Pantano Di Policoro con dei fiori in evidenza

fonte foto- Wikipedia - Ragioidmen - CC BY-SA 3.0

Il Pantano di Policoro è una foresta che ha del sacro nel modo in cui è percepita e per lo stupore che crea in chi la visita. Dominata dal silenzio e da tanta pace che sovrasta le fronde è un incanto, un microcosmo da preservare. Passeggiando possiamo ammirare vecchie querce e nodose, attorno a cui vive una fauna indisturbata e ricca.

Il Pantano di Policoro

Si tratta di un’area naturale protetta, che interessa i comuni di Policoro e Rotondella, in provincia di Matera. La riserva occupa una superficie di 500 ettari, istituita nel 1999, di cui 21 sono oasi del WWF Italia, detta “Oasi WWF Policoro Herakleia”. La riserva include anche il sito di interesse comunitario (SIC) “Bosco Pantano di Policoro e Costa Ionica Foce Sinni”.

Il Pantano di Policoro - Gheppio su un ramo
Gheppio

Il territorio alterna una zona paludosa a canneti caratterizzati da “bosco planiziale, che conserva solo una piccola parte di una delle foreste più importanti dell’Italia meridionale. In pratica, il Bosco di Policoro è ciò che resta dei due nuclei dei boschi del Pantano soprano e del Pantano Sottano. L’ambiente è tipicamente marino, con la presenza dell’ultimo residuo di foresta igrofila; distante solo pochi metri dal mar Jonio. Tra gli elementi naturali più significativi ricordiamo le aree boschive di macchia mediterranea incontaminata.

Il Pantano di Policoro Oasi WWF Policoro Herakleia

Vi sono zone acquitrinose e sabbiose comprese nella zona più a sud della riserva, ricche di specie faunistiche. Si tratta di un’area straordinaria per lo studio e l’osservazione degli animali e degli ecosistemi di questo particolare bosco che rappresenta un vero e proprio laboratorio naturale. Nel 1931 si censirono 1600 ettari di bosco, di cui oggi restano 680 esemplari incontaminati. Inoltre, la riserva nasce ufficialmente con la Legge regionale n. 28 dell’8 settembre 1999.

Il Pantano di Policoro - foto dell'Oasi Di Policoro in zona paludosa
Il Pantano di Policoro

Da evidenziare inoltre che, il Pantano di Policoro, è anche un’importante area di sosta di uccelli migratori, di cui sono state censite circa 170 specie. Policoro già dal ‘95 ha affidato, i propri ventuno ettari di bosco al WWF. Da allora il WWF Italia ha sempre lavorato alacremente, in accordo con l’amministrazione comunale. Come ente gestore riconosciuto, l’associazione fa di quest’area un’oasi da tutelare e salvaguardare. Quest’ultimo lembo di foresta planiziale, costituisce un biotipo naturale costantemente monitorato.

Grand Tour in Lucania

Qui vivono indisturbati animali come l’airone cenerino, la garzetta, il chiurlo e la spatola. Tra i rapaci troviamo l’allocco, il barbagianni, la civetta, il falco di palude, il gheppio comune bruno, il nibbio reale e la poiana. Inoltre qui regnano cinghiali, daini, cervi, caprioli, martore e scoiattoli. Nel canale è stata attestata di recente anche la presenza della lontra, specie a rischio estinzione, ma anche il martin pescatore. Degne di nota le popolazioni di tartarughe come la Caretta caretta, sia quella di terra che la tartaruga palustre.

Il Pantano di Policoro - Falco Di Palude di Policoro
Il falco di palude

Tra i mammiferi che popolano la riserva ci sono anche la faina, la martora e il tasso. Come i rettili, c’è il biacco, il cervone e l’orbettino. Tra gli insetti è presente il raro coleottero Rosalia alpina, specie di interesse comunitario particolarmente vulnerabile. Le specie di coleotteri presenti nella riserva rappresentano il 20 per cento delle specie italiane.

George Gissing

Il Centro recupero animali selvatici dell’Oasi WWF, da anni cura le tartarughe marine in difficoltà. Nel 1999 la Regione Basilicata ha classificato la parte restante del Bosco Pantano come riserva naturale orientata per tutelare l’area per un recupero ambientale. La riserva oggi ha un’estensione di 1200 ettari.

Tartarughe Rettile - foto di tipici animali autoctoni
Esemplari di tartarughe palustri

Sono comprese le aree agricole a ridosso del bosco e gran parte della pineta che costeggia la spiaggia: un ambiente dagli straordinari caratteri naturalistici. Dunque ci troviamo davanti a un vero spettacolo della natura, che ha affascinato molti viaggiatori stranieri per il loro Grand Tour. Nel 1897, George Gissing, narratore e saggista, scrisse della foresta dicendo: “Era l’ingresso al mondo degli spiriti“.

Il Pantano di Policoro, la riserva naturale lucana ultima modifica: 2021-04-16T07:38:46+02:00 da simona aiuti

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VINCENZO DI TOLVE

Avevo solo 5 anni quando sentivo parlare del Pantano di Policoro. Poi nel ‘ 53 mio padre mi portò per vedere lo scempio di cui l’Ente di Riforma Agraria di cui vidi di personea i leader in visita in Basilicata come De Gasperi, Segni Fanfani. Passavano alla Masseria di Terzo Cavone sulla SS 106, ove vivevo. Insomma, durante il periodio in cui avvenne Il Disboscamento del Pantano, seppur bambino Tata, era orgoglioso di me perché per lui ero un vero Ominciello che l’aiutava in tutto nel Podere e per questo mi portava al Pantano con carretta trainato da Martino il… Leggi il resto »

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