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ARTIGIANATO TRADIZIONI

I campanacci e la transumanza, memorie di antica tradizione

I campanacci e la transumanza - Vari Campanacci tutti in fila

I campanacci e la transumanza, evocano suoni e figure dell’antica tradizione lucana che ancora sopravvive attraversando sentieri vetusti e profondi. Restano testimoni come arterie atte a nutrire valli e monti. Basta nominare i “Campanacci di San Mauro Forte” che possiamo vedere e che sono approdati nella Città dei Sassi in una mostra di Rocco Giammetta, per sentirne quasi il suono.

I campanacci e la transumanza

Un anziano fabbro sanmaurese fa rivivere, avendo riprodotto in rigoroso metallo, campanacci e suonatori di ogni dimensione e fattezza. Possiamo quindi ammirare trenta di questi manufatti in bronzo, esposti fino al 31 agosto nella mostra ”Riti e Miti, il Campanaccio nei Sassi’‘, allestita nella Chiesetta di Mater domini, a ridosso degli antichi rioni di tufo. Tuttavia, la transumanza consta di tanti altri elementi e arnesi da lavoro, anch’essi esposti nella mostra.

Mostra Campanacci
Un’immagine della mostra (Foto Facebook Comune San Mauro Forte)

Al riguardo, vi sono anche molti altri attrezzi di bottega ormai in disuso, che “il maestro artista” ha quindi utilizzato per anni, ravvivando il fuoco e battendo il martello sull’incudine. La mostra è anche in qualche modo un’anteprima, in vista della suggestiva sfilata dei suonatori di campanacci che si svolgerà il 15 e 16 gennaio prossimi all’ombra della Torre Normanna e per i vicoli di San Mauro Forte. Il campanaccio è un rito scaramantico e propiziatorio del passato.

Tradizioni lucane

Segue poi un cerimoniale pagano legato alla cultura della terra e della transumanza delle mandrie. Ogni gennaio tutti festeggiano sotto l’egida e all’ombra del saio di Sant’Antonio Abate protettore degli animali. La tradizione vuole che il fragore di grosse campane, agitate energicamente nel vento, a ritmo incessante, allontani disgrazie e spiriti maligni propiziando così un raccolto abbondante e pingue.

Campana

La campana, in particolare, assume il significato di un vero e proprio talismano che dovrebbe attrarre tanta energia positiva. Alcuni credono che la transumanza non esista più, invece sopravvive con lo stesso rituale di mille anni fa. Il campanaccio nasce prima da un rito pagano scaramantico del passato. Segue poi un cerimoniale prima sempre pagano legato al cultura della terra e della transumanza delle mandrie e poi anche cattolico. Ne ha parlato anche Carlo Levi nel suo ”Cristo si è fermato a Eboli” descrivendone clima e sensazioni.

Cristo si è fermato a Eboli

“… Il paese era svegliato, a notte ancora fonda, da un rumore arcaico, di battiti di strumenti cavi di legno, come campane fessurate: un rumore di foresta primitiva che entrava nelle viscere come un richiamo infinitamente remoto(…)”.

Locandina Campanacci

Orbene, dopo la pausa forzata a causa della pandemia da Covid 19 si torna vivere. La mostra ” Riti e Miti, il Campanaccio nei Sassi”, allestita nella Chiesetta di Mater domini, a ridosso dei rioni Sassi significa molto. E’ un po’ come riappropriarsi di antiche tradizioni che sono il paradigma di queste terre.

I campanacci e la transumanza, memorie di antica tradizione ultima modifica: 2022-08-11T07:05:53+02:00 da simona aiuti

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