Francis Ford Coppola, regista e produttore cinematografico, è uno degli artisti più rappresentativi della sua generazione. Sposato con Eleanor, ha avuto tre figli: Gian Carlo, Roman, e Sofia. Figlio e nipote di musicisti di grande livello, Francis da subito respira musica e teatro. Forme d’arte che segneranno il suo destino.
Francis Ford Coppola
Francis Ford Coppola, discende da immigrati italiani originari di Bernalda, in provincia di Matera. Coppola ha come secondo nome “Ford” in onore di Henry Ford. Inoltre, suo padre, direttore d’orchestra per “The Ford Sunday Evening Hour”, lavorava a una serie radiofonica alla Ford Motor Company.
Appartenente ad una famiglia di valenti artisti, Francis da bambino inizia con le marionette, realizza piccoli film in super 8, e si appassiona al teatro. Circondato da grandi musicisti in famiglia, ama le sette note, ma non la scuola e ne cambia ben ventitré. Coppola scrive tante sceneggiature, si butta nel cinema come aiuto e trova la sua strada facendo un lungo rodaggio. Lavorando a “Patton, generale d’acciaio”, non come regista, vince comunque un oscar e le porte di Hollywood gli si spalancano. Nel 1971 la Paramount chiama Coppola a dirigere “Il padrino”, tratto dal romanzo di Mario Puzo.
Il Padrino di Francis Ford Coppola
Tra gli altri, anche Sergio Leone aveva rifiutato di girare il film, e lo stesso Coppola si scontra moltissimo con la Paramount. Francis vuole ad ogni costo Al Pacino, ancora sconosciuto. Addirittura rischia di essere licenziato, ma gli occhi magnetici di Al ipnotizzano lo schermo. Il film avrà un successo incredibile e una valanga di premi. Per il seguito, Coppola si scontra ancora con la Paramount per la scelta di De Niro, ma è ancora un successo strepitoso.
Dopo simili successi irripetibili, il regista italo-americano si cimenta con Il grande Gatsby, Apocalypse Now, e dichiara tra l’altro come fonte d’ispirazione il film Blow-Up di Michelangelo Antonioni. Di successo in successo, tuttavia gli anni Ottanta non sono splendidi per il regista ma, il successo è dietro l’angolo. Egli diventa produttore esecutivo del film Black Stallion, vincitore di un Oscar. Nell’83 realizza I ragazzi della 56ma strada e Rusty il selvaggio, due autentici capolavori.
Frankenstein di Mary Shelley
Di sceneggiatura in sceneggiatura, Coppola torna dietro la macchina da presa per dirigere “Peggy Sue si è sposata”, ed è un altro grande successo. Intanto arriva anche il terzo capitolo de “Il Padrino”. Coppola punta sul parallelismo tra mafia e politica; la pellicola è ambientata nel 1979 pochi mesi dopo l’elezione alla cattedra pontificia di Giovanni Paolo II. Come new-entry del cast, Coppola porta Andy García nel ruolo di Vincent Mancini, figlio illegittimo di Sonny.
Debutta George Hamilton che sostituisce Robert Duvall, assente per disaccordi con la Paramount. Nella parte di Mary Corleone, debutta la figlia di Michael, dopo il rifiuto di Winona Ryder. Coppola scrittura all’ultimo minuto la sua stessa figlia Sofia, oggi affermata regista. Nel 1992 arriva il film evento, Dracula di Bram Stoker, pellicola incentrata sul famoso vampiro della Transilvania. Si tratta di un altro grande successo che conquista tre premi Oscar e tutta una serie di altri riconoscimenti. Coppola diventa poi produttore di “Frankenstein di Mary Shelley”, con De Niro.
Benalda
Nel 1996 nasce la sceneggiatura del fortunatissimo capolavoro “L’uomo della pioggia”, interpretato da Matt Damon e basato sull’omonimo romanzo scritto da John Grisham. L’Italia ha un ruolo fondamentale nel cuore di Coppola, soprattutto la Basilicata. I rapporti del regista con questa regione sono molto stretti.
Agostino, il nonno di Francis, emigrò da Bernalda agli inizi del Novecento e Coppola il primo maggio 1989 è diventato cittadino onorario del centro lucano. A Bernalda, Coppola e la famiglia spesso trascorrono le vacanze approfittando anche delle spiagge ioniche di Metaponto. Nella cittadina lucana Coppola ha anche acquistato un antico palazzo per trasformarlo in albergo esclusivo, “Il Palazzo Margherita”.
fonte foto Wikipedia – Gerald Geronimo – CC BY-SA 2.0