Dominique Vivant Denon e quel mitico tour in Lucania – itMatera

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ITINERARI STORIA

Dominique Vivant Denon e quel mitico tour in Lucania

Dominique Vivant Denon - ritratto del nobile francese

Dominique Vivant Denon, nel 1778, con un’équipe di viaggiatori francesi, incaricato dal conte di Clermont d’Amboise; ambasciatore di Ferdinando IV, attraversa la Basilicata per descriverne i luoghi e i costumi.

Dominique Vivant Denon

A Denon, dunque, venne dato l’incarico di guidare la spedizione, tenendo un diario di viaggio, detto “Voyage Pittoresque”. L’opera, contiene 9 bellissime tavole riferite alla Basilicata. Le hanno prodotte oltre 50 artisti; l’opera è pubblicata a Parigi tra il 1781 ed il 1786, in tre volumi, tradotti in diverse lingue. Partiti da Marsiglia, approdati a Napoli passando per Taranto, raggiunsero in barca a vela, la Basilicata.

Dominique Vivant Denon - paese tipico della  Basilicata
Veduta di un tipico paese lucano

Giunsero a Torre di Mare, oggi  Metaponto, visitando i resti dell’antica città, il tempio di Hera, e Bernalda composta “da circa 3.000 anime, costruita interamente in mattoni”. L’arrivo a Torre di Mare è così descritto dal Denon: “La notte fu splendida, non spirava che il vento necessario a farci avanzare nel modo più dolce del mondo, e la mattina dopo sul far del giorno(…).Dall’antico porto della città achea mossero verso l’antica Herakleia.

Dominique Vivant Denon “Voyage Pittoresque”

Furono così al castello di Policoro, visitando le rovine della città, costruita sui resti di Siris. Così il Denon raffigurava il castello e l’insieme : “(…) Il luogo su cui oggi è ubicato il castello di Policoro è sulla parte più elevata di quest’area. Dominava una pianura immensa che giunge sino al mare.

Dominique Vivant Denon - Denon che ritrae un paesaggio

Ciò forma lo sfondo della Tavola da questo lato e l’altro è una profonda vallata da dove si scorge l’Appennino, nella sua maestosa bellezza. Vi si vedono scorrere due fiumi, l’Agri e il Sinni, che costeggiano da sinistra e da destra la cinta della celebre ed antica città, patria di Zeuxis”. Il gruppo venne accolto dall’amministratore locale che li ricevette con ogni cura, offrendo ai viaggiatori tutta la propria ospitalità.

Grand Tour

“(…) ci disse che la sua casa era la nostra e ce lo dimostrò, poiché tutto ciò che poteva contenere  fu a nostra disposizione; non aveva alcun letto da offrirci ma liberò il suo e da uno buono ne fece preparare tre modesti che ci offrì di tutto cuore”. Al risveglio trovarono “pronto il cioccolato e gli ordini impartiti per la partenza”. Si diressero poi per antichi tratturi verso Anglona “a cercare le rovine dell’antica Pandosia, su una montagna a nove miglia nell’interno”.

Dominique Vivant Denon - Artigianato Della Basilicata
Artigianato lucano

Il panorama ripagò le fatiche. “Non avemmo da rimpiangere affatto la fatica a cui ci sobbarcammo, per la bellezza del panorama che si offriva ai nostri sguardi”. Anglona in effetti è collocata su una collinetta, nell’angolo che formano i due fiumi dell’Agri e del Sirys; di modo che si possono vedere, contemporaneamente, i percorsi dei fiumi.

Paesaggi incantevoli

L’Appennino di collinette, boschetti, città, castelli, cattura il colpo d’occhio”. I disegnatori del gruppo erano entusiasti. Lasciarono “con rammarico” la bella zona descritta, “luogo incantevole per la ricchezza dei suoi paesaggi”. Discendendo, attraversarono il bosco soprano di Policoro. Così la descrizione del Denon: “il silenzio, le ombre misteriose che regnano sotto le immense querce, vecchie come il mondo, sembravano ricordarci, attraversandolo, l’imponente santuario dei Druidi. Questa bella foresta era abitata da una folla pacifica di animali e selvaggina di ogni specie”.

Targa - targa del nobile francese
Lapide sulla casa dove Denon ha trascorso gli ultimi anni della sua vita

I viaggiatori, guadato il fiume Sinni, attraversata Bollita (attuale Nova Siri) Cugno dei Vagni, giunse a piedi a Rocca Imperiale che segnava il confine amministrativo con la Calabria.

Viaggio in Lucania

Nel viaggio di ritorno, i viaggiatori giungono a Rotonda, “costruita su una roccia a pan di zucchero”, dove consumano la cena. Partono “ben presto”, continuando fra i monti dell’Appennino. Giungono a Castelluccio Inferiore, trovandolo bellissimo e poi a Lauria. Ripartiti raggiungono Lagonegro, “la cui ubicazione” venne considerata “la più straordinaria del mondo”. Nel testo infatti si legge: Questo borgo, costruito in mezzo a tutte queste montagne e con un antico castello ci regalò una delle più singolari e pittoresche vedute che avessimo incontrato in tutta la zona”. Infine la comitiva si addentra nuovamente in Campania. I disegni e le acqueforti a stampa che corredano il loro viaggio in terra lucana restano come un incanto di un viaggio magico e ricco di meraviglia.

Dominique Vivant Denon e quel mitico tour in Lucania ultima modifica: 2021-05-03T08:04:04+02:00 da simona aiuti

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