Carlo Gesualdo da Venosa, il principe dei musici - itMatera

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ARTE PERSONAGGI

Carlo Gesualdo da Venosa, il principe dei musici

Carlo Gesualdo da Venosa - ritratto a olio di Gesualdo

Carlo Gesualdo da Venosa nasce nella cittadina in provincia di Potenza, in Lucania,  nel 1566 da Fabrizio II e Geronima Borromeo, sorella di San Carlo. Studia a Napoli, e diviene compositore di madrigali e di musica sacra che ha fatto il giro del mondo.

Carlo Gesualdo da Venosa

Carlo Gesualdo da Venosa, passato alla storia come “Il principe dei musici”, a soli 19 anni pubblica il suo primo mottetto. Giovanissimo sposa la cugina Maria d’Avalos. Dal matrimonio nasce Emanuele, il quale morirà giovane per un incidente di caccia. Grande appassionato d’arte, Gesualdo fu musicista raffinato, innovatore e precursore della musica moderna.

Carlo Gesualdo da venosa
Carlo Gesualdo da Venosa – Foto Wikipedia

Egli, tuttavia, preso così tanto dalla musica, trascura la bella moglie. Quest’ultima sentendosi sola e non più amata si getta presto tra le braccia del duca d’Andria Fabrizio Carafa. I due superano ogni ostacolo pur di incontrarsi e dimenticano ogni pudore e prudenza. Orbene, i due amanti, una notte, colti in flagrante da Gesualdo, vengono uccisi. Alcuni delatori avevano messo sull’avviso il marito tradito, costretto dagli eventi a “vendicare” col sangue l’onta subita. Le circostanze lo giustificano e anche il costume del tempo, tanto che il viceré Miranda, lo esorta semplicemente ad allontanarsi da Napoli.

Carlo Gesualdo ed Eleonora D’Este

La fuga è precauzione necessaria per non esasperare il risentimento delle famiglie degli uccisi. Così Carlo Gesualdo si rifugia nel suo inaccessibile castello-fortezza. Il processo viene archiviato il giorno dopo la sua apertura. Tra quelle mura del maniero, egli rimane per circa 17 anni, impegnandosi per rendere sempre più ricco e bello il paese campano di Gesualdo. In quegli anni, per difendersi da eventuali attacchi, pare abbia fatto tagliare parte del bosco di querce e d’abeti della collina prospiciente il castello.

Carlo Gesualdo da Venosa - Eleonora D'este in primo piano
Eleonora D’Este – Foto Wikipedia

Così intendeva avere un orizzonte più libero e vasto. Questi sono gli anni della massima e più bella produzione musicale del grande maestro. La sua mente può lavorare lontano dalla sua terra natia, Venosa, e dai cattivi ricordi. Dopo tre anni dal duplice assassinio però, l’artista si reca, accompagnato dal cognato Ferdinando Sanseverino, dal conte Cesare Caracciolo e dal musico Scipione Stella, a Ferrara per sposare Eleonora d’Este.

Il principe dei musici

In seguito, Gesualdo decide di ritornare a Napoli, lasciando a Ferrara la moglie con il loro figlio Alfonsino. Egli teme ancora ritorsioni dopo il famigerato “delitto d’onore”. Decide quindi di ritirarsi definitivamente nel castello di Gesualdo, fatto ristrutturare tempo addietro. Il castello ormai diverso dall’originario aspetto di fortezza, appare come una elegante dimora signorile. Carlo Gesualdo desidera anche accogliere una fastosa corte canora, tentando di emulare quella di Ferrara.

Carlo Gesualdo da Venosa - Castello Di Gesualdo
Il Castello di Gesualdo – Foto Wikipedia

Durante questo lungo periodo, il principe, per cercare la pace interiore e il perdono di Dio, fa tante opere di carità. Fa edificare tre chiese e due conventi: uno per i Domenicani e uno per i Cappuccini. Nel castello fa anche realizzare un teatro per la rappresentazione delle sue opere ed una stamperia per la pubblicazione dei testi musicali. Grazie alla sua presenza il castello di Gesualdo diventa uno tra i più importanti centri musicali del tempo.

Torquato Tasso

Tra i vari artista, anche Torquato Tasso frequenta abitualmente il castello. Il principe muore a soli 47 anni: è sepolto nella cappella di famiglia della chiesa del Gesù Nuovo. Il castello di Gesualdo, si erge ancora maestoso sulla collina che domina la “Città del principe dei musici”, mostrandosi come il tipico esempio di ambiente architettonico feudale.

Torquato Tasso
Ritratto di Torquato Tasso – Foto Wikipedia

Vediamo un’imponente costruzione rimasta intatta nel tempo, che tutt’oggi si manifesta in tutto il suo antico e suggestivo splendore. Il perimetro è delimitato da quattro torrioni circolari, cingendo un vero gioiello dell’architettura di quell’epoca. Oggi in una delle incantevoli sale, è allestito il museo degli strumenti musicali. Si tratta di una mostra permanente sul mondo della musica, con riferimenti mirati alla vita di Carlo Gesualdo da Venosa.

Carlo Gesualdo da Venosa, il principe dei musici ultima modifica: 2020-03-27T07:15:44+01:00 da simona aiuti

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