Le Strazzate di Natale, un dolce antico che giunge per scaldare soprattutto i cuori e l’atmosfera di fine anno. Un tempo i dolci si potevano mangiare solo nelle grandi occasioni. E quindi si cercava di mettere insieme un po’ di ingredienti “nobili”, come mandorle e cioccolato per poterli preparare nei giorni delle festività
Le Strazzate
La tradizione si rinnova con delle ricette che si tramandano oralmente, oppure che restano sui vecchi quaderni delle nonne o delle mamme. Li sfogliamo osservando una bella calligrafia ingiallita e un po’ inclinata con qualche macchia d’impasto scivolato dalla teglia. Le strazzate sono un dolce tipico della Basilicata, e come dicevamo, in particolar modo, di Matera. Solitamente si preparano per allietare le tavole delle festività natalizie, da accompagnare magari con uno spumantino.
La loro composizione è particolarmente “ruvida”, specie all’apparenza, caratteristica di una tradizione contadina, che sa di campagna e di tavole genuine. Dall’aspetto un po’ grezzo, questi biscotti buonissimi, hanno in realtà un cuore morbido. Questi dolci devono probabilmente il loro particolare nome dal dialetto: strazzet, ovvero “strappate”. Guardandole bene, sembrano realmente grossolanamente tagliate via da una massa più grande.
Le strazzate di Natale
Anche se non pensate di rinnovare la tradizione, prepararle e metterle in un bel barattolo di vetro, significa fare una bella colazione. Questi biscotti un po’ grezzi, sono comunque ottimi per concludere un pasto, magari accompagnati da un buon vinello. Ecco la ricetta tradizionale per prepararle. Procuratevi almeno 500 gr di farina “00” di buona qualità. E, se lo gradite, mettetene anche una parte integrale.
Prendete circa 500 gr di zucchero semolato, poi 500 gr di mandorle e 2 uova grandi. Occorreranno circa 10 gr di ammoniaca alimentare, 120 gr di cioccolato, preferibilmente fondente, e 1 limone grattugiato. Tenete a portata di mano del caffè espresso, o meglio della moca; l’equivalente di almeno tre o quattro tazzine. Inizieremo dapprincipio, procedendo al filtro del caffè. Mentre il nostro espresso si raffredda, procederemo occupandoci delle mandorle, meglio se sono fresche. Se le mandorle sono di buona qualità, saranno più saporite e profumate.
Dolci lucani
Dovremo spellare le nostre mandorle e tostarle a dovere. Basteranno circa 8-10 minuti a bassa temperatura nel forno, e poi dovremo passarle al mixer per sbriciolarle. Prima di sbriciolare le mandorle però, ne lasceremo alcune intere. Poi, procederemo prendendo una ciotola, unendovi dentro tutti gli ingredienti. Meglio sarà, se setacceremo la farina, aggiungendo lo zucchero, e le mandorle tritate. Continueremo aggiungendo tutta l’ammoniaca alimentare, le uova e le scaglie di cioccolato fondente. Mescoleremo per alcuni minuti sempre nello stesso verso.
Infine, sarà opportuno grattugiare la scorza di un limone piccolo e aggiungerlo all’impasto. Solo a questo punto potremo prendere il caffè che si sarà raffreddato. Dovremo versare l’intera caraffa, facendo attenzione a metterlo un po’ per volta. Il caffè vi servirà anche a impastare il tutto a dovere, e andrà aggiunto anche un po’ alla volta fino a quando l’impasto non sarà abbastanza consistente e mai molle.
Dolci con caffè e cioccolato
Quando l’impasto avrà una consistenza omogenea e non appiccicosa, potremo procedere a dare forma ai biscotti. Dovremo procedere creando dei dischetti irregolari di diversa misura. Non badate all’estetica, perché il segreto di questi biscotti è un sapore che sa “di antico”. In una teglia antiaderente adagiate sul fondo della carta forno, oppure cospargete un po’ di farina per evitare che le strazzate si attacchino sul fondo.
Disponete i piccoli dischi di impasto ad una congrua distanza di circa un paio di centimetri l’una dall’altra e infornate per circa 15 o 20 minuti a 180°C. A cottura ultimata potete tirarli fuori dal forno non appena avranno raggiunto una buona doratura esterna. Servite le strazzate fredde con un buon liquore di accompagnamento.