La leggenda della fanciulla destinata a sposare suo padre.

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MITI E LEGGENDE STORIA

La leggenda della fanciulla destinata a sposare suo padre

Matera Masseria Monacelle

La suggestiva cornice in cui è collocata la città di Matera ha fatto del luogo un terreno fertile per la nascita di miti e leggende. I custodi della tradizione potrebbero raccontarne decine e decine: la leggenda del ‘cuccù’, le leggende sul culto dei morti con le relative apparizioni di fantasmi, anime del purgatorio e del monaco bianco. Tra di esse suscita particolare curiosità quella del Castello di Monacelle.

La leggenda

La leggenda narra che nella frazione “La Martella”, nei pressi della masseria delle Monacelle, abitava un’umile famiglia: padre, madre e una giovane fanciulla. Nel giro di poco tempo, però, la madre morì improvvisamente e la giovane ragazza dovette farsi carico della casa e del padre.
Un giorno, mentre faceva le faccende domestiche, trovò in un cassetto del comò un anello: era l’anello che il padre regalò alla madre nel giorno delle loro nozze, e che la donna conservò prima di morire. Emozionata e concitata, infilò l’anello al dito: sembrava fatto per lei! La sera, quando il padre rientrò dopo una lunga giornata di lavoro, ingenuamente glielo mostrò. Ma la reazione non fu quella aspettata. Il padre, infatti, si infuriò, la schiaffeggiò e le ordinò di rimetterlo a posto e non toccarlo mai più. La giovane, crucciata, obbedì.
Quella notte al padre venne un’idea: avrebbe cercato in lungo e in largo una donna al cui anulare l’anello fosse calzato a pennello. Una volta trovata, l’avrebbe chiesta in moglie. E così, l’indomani, prese di nascosto l’anello e uscì alla ricerca della futura moglie. Girovagò per il mondo intero. Misurò l’anello a donne di ogni età, nazionalità ed etnia. Ma niente. Non riusciva a trovare una donna a cui andava bene. A chi andava troppo largo, a chi troppo stretto. Solo al dito della figlia si adattava alla perfezione.

Matera, Il Castello di Monacelle.

Il Castello di Monacelle – Foto da flickr.com

La folle idea del padre

E così all’uomo venne alla mente un folle progetto: sposare sua figlia, sangue del suo sangue. Non esitò, dunque, ad avanzarle la proposta. La fanciulla rimase sbigottita. Provò rabbia, indignazione, disgusto. Sapeva che il padre era un uomo violento, capace di prendersi con la forza ciò che desiderava. Capì che non aveva scampo. Non sarebbe potuta sottrarsi a quell’atroce destino. Da quel momento non fece altro che piangere, invocare Dio e i Santi supplicando il loro aiuto.
Sant’Anna ebbe pietà di lei cosicché un giorno le apparve, le si avvicinò e le domandò che cosa le fosse successo, cosa la turbasse. La giovane le raccontò la sua storia e le parlò delle terribili intenzioni del padre. La Santa l’incoraggiò e le promise che non l’avrebbe mai lasciata sola.

Matera Masseria Monacelle Interno

Interno della Masseria Monacelle – Foto da flickr.com

Il temuto giorno

Ma il tanto temuto e odiato giorno arrivò. La ragazza entrò in Chiesa vestita da sposa, con lo sguardo triste ma rassegnato e, disperata, continuava a invocare l’aiuto di Dio. Ed ecco che, mentre era inginocchiata a fianco di quell’uomo viscido, con il prete dinnanzi a loro pronto a unirli in matrimonio, la chiesa si riempì di luce e una visione celestiale stupì tutti i presenti. Era Sant’Anna giunta per compiere la sua promessa. Afferrò la ragazza per i capelli e la portò con sé nella fortezza delle Monacelle. La giovane riuscì così, con l’aiuto della Santa, a sottrarsi a quel funesto destino.
Ma i colpi di scena non sono ancora finiti. Poco dopo, infatti, oltre la balaustra, comparve anche il demonio con i denti digrignati e lo sguardo infuocato. Inforcò l’uomo con le sue corna lucide e appuntite e lo trascinò all’inferno per la strada maestra. Tutto è bene, quel che finisce bene.

La leggenda della fanciulla destinata a sposare suo padre ultima modifica: 2019-01-26T15:20:13+01:00 da Serena Villella

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