Bradano, l'antico fiume testimone di gloriose vestigia - itMatera

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NATURA

Bradano, l’antico fiume testimone di gloriose vestigia

Il Bradano - immagine del fiume Bradano

Il Bradano nasce dalle antichissime montagne intorno a Lagopesole e Forenza; è il fiume più lungo della Basilicata e sfocia nello Jonio a Metaponto. Il Bradano sinuoso e testimone di millenni di storia è lungo 120 km ed ha un bacino esteso per 2.765 kmq. E’ il fiume più lungo della Regione, scorrendo attraverso terreni prevalentemente costituiti da riporti appenninici e alluvionali, ma nel tratto compreso tra S. Giuliano e Tre Confini (territorio di Montescaglioso) incide anche le ultime propaggini calcaree della Murgia dando luogo a formazioni simili alla Gravina di Matera.

Il Bradano nella storia

La colonizzazione greca segna, in ogni caso, un momento di svolta nella storia di questo fiume. Esso, da millenni, scorre nel territorio di Montescaglioso formando ampie anse golenali che ne rallentano la corsa. L’asta fluviale, già dopo aver abbandonato i terreni calcarei, incidendo profondamente il fondovalle a circa dieci metri sotto il livello della pianura, creano il fenomeno che a Montescaglioso prende il nome dialettale di “ rivolt “, ovvero le golene.

il Bradano - Repert rinvenuti nell'area del Bradanoi

Lì dove il fiume esonda nelle piene, non invade la pianura sovrastante. Il corso e le golene del fiume sono ricche di boschi riparali e igrofili.

Un corso d’acqua in un’oasi naturalistica

La copertura boschiva del corso e delle anse è ancora abbastanza ricca e il fiume costituisce una sorta di autostrada; percorsa soprattutto dall’avifauna nella direzione Jonio, bacino di S. Giuliano.
La combinazione lago/fiume formatasi dopo la realizzazione della diga, ha generato un importante ecosistema per la sopravvivenza della fauna selvatica. Nel territorio di Montescaglioso si possono osservare alcuni dei tratti più spettacolari del fiume; la grande ansa di Tre Confini dove oltre la metà è ancora coperta perché il bosco è accessibile.

il bradano - Reperto rinvenuto

Il tratto di Cannezzano osservabile dal ponte dell’acquedotto nella stessa zona è molto suggestivo, così come il tratto sotto Montescaglioso visibile dal Ponte di ferro. Vediamo anche il punto accessibile dal guado della Porticella e dai ponti di Cugno la Volta, Carrera e Girifalco.

Dalla foce del Bradano

Laddove il fiume è più lento, è possibile osservare l’avifauna stanziale e migratoria oppure in determinati periodi dell’anno; il passo degli stormi di varie specie verso il Lago di S. Giuliano. Il Bradano, nasce circa 1.000 m di altitudine, dalle pendici del Monte Carmine tra le borgate di Paoladoce e Canestrella e scende un po’ ruscello.

il Bradano - il fiume in piena

Lungo il fiume passando per Matera

Inizia dunque a scorrere in un tratto ingolato, entrando così in provincia di Matera sino a giungere nei pressi del comune di Irsina; dove, a valle della confluenza con il torrente Alvo esce dal tratto ingolato ampliando il proprio letto ghiaioso.
Il regime idrico del Bradano è dunque torrentizio perché ha piene anche superiori ai 1.000 m³/s in autunno e in inverno, e vive grandi siccità in estate. Lungo il suo percorso il Bradano è sbarrato dalle dighe di Acerenza e San Giuliano, che contribuiscono nel diminuire ulteriormente la portata.

Il lago di San Giuliano

Il lago di San Giuliano interessato dal Bradano ha una capacità di 107 milioni di m³ d’acqua, e si estende per circa 1.000 ettari. Dal 1976 fa parte di un’Oasi di protezione della fauna, in seguito divenuta riserva naturale regionale, ed è stata un’oasi del WWF Italia.

Bradano, l’antico fiume testimone di gloriose vestigia ultima modifica: 2019-05-14T12:12:41+02:00 da simona aiuti

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